Archivi categoria: Riflessione

E LA PACE SIA ANCHE CON TE, PAPA LEONE !

E LA PACE SIA ANCHE CON TE, PAPA LEONE !

… rispondiamo con affetto filiale all’augurio
di Pace del nuovo Papa

e preghiamo con sollecitudine per lui,
per la Chiesa e per l’umanità:

O Dio, che nella serie dei successori di Pietro hai scelto il tuo servo Leone come vicario di Cristo sulla terra e pastore di tutto il gregge,
fa’ che egli confermi i fratelli, e tutta la Chiesa sia in comunione con lui nel vincolo dell’unità, dell’amore e della pace, affinché tutti gli uomini ricevano da te, Pastore e Vescovo delle anime, la verità e la vita eterna!

LA PACE SIA CON TUTTI VOI! 11/05/2025

LA PACE SIA CON TUTTI VOI!

Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la terra. La Pace sia con voi! È la Pace del Cristo Risorto: una Pace disarmata e una Pace disarmante, umile e perseverante… proviene da Dio: Dio che ci ama tutti incondizionatamente! Ancora conserviamo nei nostri orecchi la voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma: Dio ci vuole bene, Dio ci ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti discepoli di Cristo: Egli ci precede, il mondo ha bisogno della sua luce! L’umanità
necessita di Lui come del ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Voglio ringraziare tutti i confratelli cardinali che
hanno scelto me per essere Successore di Pietro e camminare insieme a voi, come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per procl+amare il Vangelo, per essere missionari!
Sono un agostiniano, figlio di Sant’Agostino, che ha detto: “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In
questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella Patria che Dio ci ha preparato.
Alla Chiesa di Roma un saluto speciale! Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti, in dialogo: sempre aperta a ricevere, come questa piazza con le braccia aperte, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della nostra presenza, di una nostra parola… del nostro amore!

Papa Leone

CARDINALI E NOI TUTTI: OBBEDIENTI AL PADRE! 04/05/2025

CARDINALI E NOI TUTTI:
OBBEDIENTI AL PADRE!

Il Collegio dei Cardinali convenuti a Roma, impegnati
nelle Congregazioni Generali in preparazione al
Conclave, desidera rivolgere al Popolo di Dio l’invito
a vivere questo momento ecclesiale come un evento
di grazia e di discernimento spirituale, nell’ascolto
della Volontà di Dio.
Per questo i Cardinali, coscienti della responsabilità a
cui sono chiamati, percepiscono la necessità di essere
sostenuti dalla preghiera di tutti i fedeli. Essa è la
vera forza che nella Chiesa favorisce l’unità di tutte le
membra nell’unico Corpo di Cristo (1Cor 12,12).
Di fronte alla grandezza del compito imminente e alle
urgenze dei tempi presenti, è prima di tutto
necessario farsi strumenti umili dell’infinita Sapienza
e Provvidenza di Dio Padre, nella docilità all’azione
dello Spirito Santo. È infatti Lui il protagonista della
vita del Popolo di Dio, Colui che dobbiamo ascoltare,
accogliendo ciò che dice alla Chiesa (cfr Ap 3,6).
Che la Madonna accompagni questa corale
invocazione con la Sua materna intercessione.

Padre santo, in Cristo tuo Figlio,
Capo di tutti i pastori,
Pontefice della nuova ed eterna alleanza,
hai posto la sorgente di ogni ministero
nella vivente tradizione apostolica
del tuo popolo pellegrinante nel tempo:
dona alla Chiesa
un nuovo successore di Pietro,
che confermi i fratelli con la verità del Vangelo
e li guidi con la testimonianza della vita.
Questo periodo di attesa
sia per la Comunità dei credenti
il tempo propizio per una vera conversione:
comunicaci la tua forza e la tua pace,
per aderire intimamente al Signore Gesù
e contribuire, con l’impegno quotidiano,
a far crescere nel mondo di oggi
il tuo Regno di libertà e di amore.
Amen

Una comunità di ri-surrezione 26/04/2025

Una comunità di risurrezione

Anche a noi è chiesto di testimoniare la realtà della risurrezione, di sviluppare quel «mondo nuovo» inaugurato da Cristo. Se le nostre assemblee si riuniscono per «fare eucaristia», per rendere a Dio un’azione di grazie, di lode e di gloria per le sue opere di salvezza culminate nella Pasqua, tutto ciò deve tradursi anche nella vita delle nostre Comunità. Nell’operare con gesti di aiuto immediato, si devono pure ricercare le cause profonde del male e dell’infelicità altrui: la Parola di Dio che è luce, il Pane della vita che è sostegno, ci rendono attenti a scoprire dove Cristo è offeso, dove anche oggi continua a morire.

Se sappiamo guardarci attorno ci salterà agli occhi una molteplicità di «casi» che richiedono un intervento di «risurrezione» e di salvezza. Solo così le nostre Comunità saranno una testimonianza viva e credibile della risurrezione del Signore operante nell’«oggi». Le comunità dei credenti sono chiamate oggi a prolungare l’opera di Cristo liberatore! Una liberazione che non può restare puramente interiore: se è autentica, si riversa e investe tutti i settori, tutto l’uomo, superando ogni visione «spiritualista» che finirebbe per tradire la liberazione, dono del Risorto.

A DIO, PAPA FRANCESCO 26/04/2025

A DIO, PAPA FRANCESCO

Ci congediamo con tanto affetto e riconoscenza dal Vicario di Cristo in terra aiutati dalle sue stesse parole a interpretare questa separazione e questo lutto alla luce della fede:

La morte non è la fine di tutto, ma l’inizio di qualcosa. È un nuovo inizio perché la vita eterna, che chi ama già sperimenta sulla terra dentro le occupazioni di ogni giorno, è iniziare qualcosa che non finirà. Ed è proprio per questo motivo che è un inizio ‘nuovo’, perché vivremo qualcosa che mai abbiamo vissuto pienamente: l’eternità!”. (Papa Francesco)

Il miracolo della libertà 06/04/2025

IL MIRACOLO DELLA LIBERTA’
E IL RIAPRIRSI DELLA SPERANZA

Nelle scorse Domeniche abbiamo celebrato le meraviglie che il Signore ha compiuto per il suo Popolo: l’Alleanza con Abramo, la liberazione dall’Egitto, l’ingresso nella Terra Promessa…
Realtà grandi che ci testimoniano l’amore di Dio per noi.
Siamo invitati a capire che questo stesso Amore opera anche nella nostra vita cose meravigliose: soprattutto ci libera dal male del peccato, che uccide l’esistenza, e ci rende possibile una vita nuova, in una ritrovata amicizia con Dio e con i fratelli.
Questa Domenica trova la sua chiave di lettura nell’acclamazione al Vangelo: «Io non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva» (Ez 33,11).
Ancora una volta Dio si dichiara a favore della vita dei suoi figli, anche quando la loro insensatezza può averli esclusi da ogni umana considerazione.
Un Dio geloso della vita dei suoi figli al punto tale da restituire loro, con il suo perdono, la dignità, l’onorabilità, la vita, diventa annuncio liberante e giudizio su un mondo così spesso spietato e crudele.
Nel deserto dell’umana disperazione, Dio è sempre capace di far germogliare la speranza«Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova…!»
La Comunità cristiana deve farsi portatrice di questo messaggio, consapevole di essere stata creata da un gesto di misericordia, che la rende debitrice nei confronti di Dio e di ogni fratello. Il perdono diventa responsabilità. L’Eucaristia domenicale, allora, sia proprio il nostro rendimento di grazie al Padre perché in Gesù egli ci accoglie non per i nostri meriti, ma per la ricchezza del suo amore; la Parola che ascoltiamo e il Pane di Vita che spezziamo tra noi siano l’acqua viva che fa germogliare rigogliosamente la nostra esistenza e ci fa guardare avanti con fiducia.

Uscire da sè stessi 30/03/2025

USCIRE DA SE’ STESSI…
PER ENTRARE NELLA FRATERNITA’

Eccoci ancora una volta invitati a celebrare la nostra Eucaristia Domenicale… Ci abbiamo mai pensato? L’Eucaristia si svolge come un banchetto, come un pranzo di festa, in cui possiamo riconoscere Dio come il Padre che ci invita e ci accoglie e gli altri come fratelli con i quali condividere la festa.
«Gustate e vedete come è buono il Signore!»: al banchetto di festa la dissennatezza del prodigo e l’intransigenza del primogenito presuntuoso trovano il loro superamento nella paternità di Colui che li accoglie e li riconcilia in una ritrovata fraternità. Nella partecipazione all’Eucaristia il cristiano è interiormente rinnovato perché i suoi «pensieri siano sempre conformi alla… sapienza» divina e impari ad amare Dio «con cuore sincero».
In Gesù che accoglie i peccatori, gli stranieri, le donne di strada, gli esclusi… che siede a mensa con gente disprezzata e impura si manifesta un Dio che a tutti offre la sua ospitalità, il suo perdono e la capacità di rinnovarsi perché tutti sono da lui amati.
Il peccato sta anche nel servire «con l’animo del mercenario» (B. Maggioni), nel rimanere in casa senza apprezzarne il dono, nel respingere e condannare senza appello il fratello che ha sbagliato.
Ecco la realtà della Pasqua: liberarsi dall’infamia del peccato che ci chiude in noi stessi e raccogliere il frutto della riconciliazione con noi stessi, con gli altri, con Dio… una riconciliazione che è passata attraverso la Passione e la morte di Gesù, nostro fratello e salvatore.Ecco perché in questa quarta Domenica di Quaresima siamo invitati a rallegrarci, ad essere nella gioia: la Pasqua si avvicina e noi scopriamo di avere un Padre buono e dei fratelli con cui gustare e diffondere il grande dono della riconciliazione.

Un germe di vita nuova 23/03/2025

UN GERME DI VITA NUOVA
E’ POSSIBILE AD OGNI PRIMAVERA

Certo: il Signore è con noi!
Egli non si stanca di prendersi cura della nostra situazione e di venirci incontro: lo fa rivolgendoci ancora la sua Parola e spezzando per noi il Pane di Vita.
Il problema è che, anche se Dio è con noi e per noi, tante volte noi ne facciamo volentieri a meno: ci sentiamo tanto giusti davanti a lui e a posto in coscienza, che spesso non ci accorgiamo che la nostra vita si sta inaridendo, incapace di portare quei frutti di carità, di giustizia, di comunione e di pace che sono l’espressione più bella e significativa del nostro essere uomini.
Ecco perché è urgente convertirsi, cioè comprendere che stiamo percorrendo una strada sbagliata e ritornare a Dio con tutto il cuore, certi che egli ci accoglierà: è quello che possiamo sperimentare ogni volta che celebriamo l’Eucaristia!
Il cammino di conversione può portare a scelte strazianti e sconvolgenti. Ci sono situazioni in cui non è facile agire o da cui è ormai impossibile tornare indietro: scelte come quella di chi ha divorziato, di chi ha rotto con la Chiesa, con la vita religiosa… non si possono facilmente modificare;  una forte ingiustizia patita; un comportamento abituale di diffidenza tra marito e moglie, tra genitori e figli; la lotta che coinvolge famiglie, una vendetta che è andata oltre i propri intenti…
Eppure per tutto è valido sempre l’appello alla conversione! È un cammino impegnativo: un cammino che strazia e che esige il rispetto e l’aiuto di tutta la comunità. Esige la comprensione di chi sa che certe scelte non sempre dipendono dalle persone, e che certe situazioni possono verificarsi per ognuno di noi. Cristo non ha permesso di sradicare una pianta a prima vista improduttiva: un germe di vita nuova è possibile ad ogni primavera!

Dio: nostro alleato nelle sfide della vita!16/03/2025

DIO: NOSTRO ALLEATO
NELLE SFIDE DELLA VITA!

Quando Dio irrompe nella vita di un uomo sconvolge piani, sra­dica sicurezze, domanda la rinuncia a progetti e ambizioni personali, chiede incrollabile fiducia nelle sue proposte.
Ma  ciò che egli prospetta supera ampiamente ogni attesa e previsione umana.
Abramo e Cristo, non a caso scelti come personaggi-chiave di questa Domenica, nella loro disponibilità e obbedienza sperimentano la risposta di Dio: la luminosa teofania incoraggia entrambi ad affrontare il cammino che resta da percorrere fino al possesso della terra (prima lettura), fino alla gloria della risurrezione (vangelo).
Se questa seconda tappa del nostro cammino quaresimale ci vede interessati e disponibili a fermarci e fare il punto della situazione, vuol dire che sentiamo di avere qualcosa da spartire con questo Dio che ci spinge nel deserto, che ci chiede di lasciare le nostre piccole e false sicurezze…
Se ci pensiamo bene, ci accorgiamo, comunque, che è Lui a rischiare di più: è lui che ci viene incontro e ci propone la sua amicizia, restando fedele anche quando noi gli voltiamo le spalle…
Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia o viviamo il Sacramento della Riconciliazione, egli si fa conoscere come veramente è: Dio onnipotente e misericordioso che nel suo Figlio Gesù ci ha detto e dato tutto!
Di fronte a questa iniziativa di Dio non ci resta che scegliere se fidarci o no… se preferiamo restare chiusi nella nostra autosufficienza o ci apriamo al rapporto con lui: una amicizia esigente, ma l’unica che ci permetterà di essere uomini e donne in pienezza… capaci anche noi di mostrare una umanità “trasfigurata” dall’amore: libera dall’orgoglio, dall’egoismo e dalla presunzione!

Tentazioni di Gesù 09/03/2025

TENTAZIONI DI GESU’:
TENTAZIONI DEL DISCEPOLO!

Ascoltando il pressante invito “convertiti e credi al Vangelo!” siamo entrati nel Tempo santo della Quaresima.
In questi quaranta giorni dobbiamo chiederci se vogliamo veramente essere uomini liberi: e lo Spirito Santo ci farà capire che libertà non è fare ciò che si vuole, ma realizzare la propria umanità, diventando sempre più “immagine e somiglianza” di Dio, nostro Padre; solo allora saremo liberi dalla schiavitù dell’avere, del potere, del successo.
Nel deserto in cui spesso si trasforma la nostra vita, il Signore non ci fa mancare la sua “com-pagnia”, spezzando per noi il pane della sua Parola e del suo Corpo.
Al cuore della Chiesa l’Eucaristia è magistero di lotta anti-idolatrica. I cristiani devono ottemperare i tre comandi: celebrare l’eucaristia; servirsi gli uni gli altri; pregare. Queste sono tre notae ecclesiaefractio paniscomunionepreghiera (At 2,42).
La fede che ha condotto Gesù a vincere le tentazioni deve diventare la fede dei discepoli nella loro lotta contro le tentazioni. Fede nutrita e rinvigorita dall’Eucaristia.
Come la stagione e la natura si stanno orientando decisamente verso la primavera, che farà rifiorire la vita dopo la nudità e il freddo dell’inverno, così ciascuno di noi (e la nostra Comunità) è chiamato a lasciare l’egoismo e l’orgoglio e prepararsi a portare i frutti della fraternità e della pace: è questa la “nuova creazione” che Dio vuole realizzare nonostante il peccato dell’uomo; è questa la “conversione” a cui Gesù ci invita col suo Vangelo.