Tutti gli articoli di Flavio Dal Lago

Segno Giubilare diocesano: Casa S. Bernardino

SEGNO GIUBILARE DIOCESANO: CASA S. BERNARDINO

La Diocesi di Vicenza propone, tra i segni giubilari di carità, l’apertura di Casa S. Bernardino, negli ambienti che erano del Convento di Frati Minori in Contrà S. Lucia: 30 posti letto gestiti dalla Caritas Vicentina a disposizione di persone rimaste, per vari motivi, senza una casa… una accoglienza temporanea (indicativamente 12 mesi) in vista del recupero della autonomia abitativa.

Vuole essere un segno tangibile di restituzione di beni alla Comunità e di condivisione concreta della speranza: una Chiesa che accoglie, sostiene, restituisce dignità…!

IN CONCOMITANZA CON PELLEGRINAGGIO GIUBILARE DIOCESANO per l’Anno Santo della Speranza, le offerte raccolte nelle nostre chiese questa Domenica andranno tutte a sostegno di questo Segno di carità!

Chi è l’altro per me? 28/09/2025

CHI E’ L’ALTRO PER ME?

Partecipiamo all’Eucaristia domenicale per celebrare il Signore Risorto: per ascoltarne la Parola e nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue…

Non può essere un incontro inefficace, che non cambia niente: deve diventare l’occasione da non perdere per fare nostra la vita di Cristo, per  assimilare il suo amore per il Padre e per i  fratelli. 

C’è un “oggi” della vita – la nostra! – che offre  il tempo e lo spazio per vedere il povero e prendersene cura! C’è un quotidiano – il  nostro! – che può essere riempito di senso facendone l’ambito dell’incontro, della cura, della relazione, della compassione!  C’è una casa – la nostra! – la cui porta può aprirsi e accogliere e dare riparo a chi ne è privo! 

Al rozzo buon senso del ricco che obietta che  molto più potente delle Scritture è un prodigio come un morto che torna tra i vivi, Abramo ribatte in modo definitivo che “se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se uno risorgesse dai  morti”. La stessa fede nel Cristo risorto si  fonda sulle Scritture (cf. Lc 24). In sintesi: il povero e la Scrittura sono i sacramenti che nell’oggi possono raggiungere l’uomo e  guidarlo verso la salvezza! 

La “comunione” che viviamo in chiesa tra noi e  con Dio deve diventare lo stile di tutta la nostra vita, vincendo l’egoismo che ci chiude in noi stessi e aprendoci all’azione dello Spirito che fa  di noi degli “uomini/donne di Dio”, capaci di dare concretezza quotidiana alla giustizia e all’amore!

Attività in Villa Vescova

Domenica 28 settembre, dalle 15 alle 16:30 Villa Vescova aprirà i cancelli per una degustazione del miele di propria produzione dell’anno 2025.

Sarà un pomeriggio all’insegna del buon gusto e della scoperta dei segreti dell’alveare e dell’arte della smielatura. Per partecipare è necessario confermare la propria presenza al numero 3274877446 o scrivendo all’indirizzo info@villavescova.it

Anniversari di matrimonio

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

Le coppie di sposi che intendono celebrare il proprio anniversario di matrimonio (5 – 10 – 20 – 50…) sono invitate a partecipare all’incontro di martedì 2 ottobre presso il salone di S. Michele alle ore 20.30 per programmare l’evento che avverrà Domenica 16 novembre.

Catechismo per i ragazzi

CATECHISMO PER I RAGAZZI

Le Comunità cristiane anche quest’anno si impegnano ad essere a fianco dei genitori e delle famiglie per aiutarli nella educazione alla fede dei propri figli.

Il cammino della Catechesi inizierà con la riunione di tutti i genitori:

marte7 ottobre alle 20,30 in Sala della Comunità di Vo: incontro dei Genitori di 3a 4a 5a elementare;

giove9 ottobre alle 20,30 in Sala della Comunità di Vo: incontro dei Genitori di 1a 2a 3a media.

Volgere il possesso in relazione 21/09/2025

VOLGERE IL POSSESSO IN RELAZIONE

Forse siamo ancora perplessi e pensosi di fronte al messaggio di Domenica scorsa, che ci invitava all’obbedienza e al dono gratuito, provocati dall’esaltazione della Croce… ma il Signore non ha mai finito di stupirci: ogni settimana ci raggiunge per rivelarci il suo amore sconfinato e paradossale

Potremmo dire che oggi, ci offre la possibilità di interrogarci sul rapporto che abbiamo con lui e con i fratelli, e di verificare qual è la priorità che più ci sta a cuore…

L’ossessione per un lavoro continuo, senza interruzioni, segnato, come nella nostra contemporaneità, da concorrenza e accelerazione ha esiti disumanizzanti mascherati da gioiosi eufemismi come “ottimizzazione dei tempi”… invece il “sabato” da rispettare secondo il comandamento biblico introduce nello scorrere del tempo l’alternanza del ritmo tra lavoro e riposo e così rende umano il tempo e ricorda che non l’uomo è per il lavoro, ma il lavoro per l’uomo!

Tanto Dio quanto la ricchezza possono essere destinatari di un culto. Sono due religioni a confronto e che si escludono a vicenda… Gesù, dicendo “Fatevi degli amici con la disonesta ricchezza” suggerisce di volgere il possesso (di denaro e di beni) in relazione (con persone). Perché le relazioni sono la nostra vera ricchezza!

Da parte sua, il Signore continua a posare su di noi il suo sguardo di amore, soprattutto se sapremo riconoscere tutti i beni con i quali egli ha arricchito la nostra vita e che ci chiedono di essere amministrati saggiamente.

Tradizionale pranzo di S. Michele

TRADIZIONALE PRANZO DI S. MICHELE – PRENOTAZIONE

DOMENICA 28 settembre – dopo la Messa celebrata in Piazza – alle ore 12.30 presso gli stands della Sagra sarà possibile pranzare insieme fraternamente – 5° edizione “Spiedo Osei Scapà”: necessario contattare (al pomeriggio, dopo le ore 12,30) MONICA (349/6838575) entro martedì 23 settembre.

N.B. Per consentire la celebrazione dell’Eucaristia nel giorno proprio della Solennità patronale, lunedì 29 settembre la S. Messa delle 19 sarà a S. Michele e martedì 30 a S. Stefano.

Mistero d’amore 14/09/2025

MISTERO D’AMORE!

La liturgia ci fa vivere un mistero di passione e di sacrificio, ma nello stesso tempo di vittoria e di vita: un mistero d’Amore!
In questo 14 settembre, infatti, in comunione anche con le Chiese di Oriente, celebriamo la festa della Esaltazione della Santa Croce, nella data in cui vennero dedicate le Basiliche fatte costruire da Costantino sul Golgota e sul Sepolcro di Gesù.
Da allora la Chiesa in questo giorno guarda a Cristo che con la sua croce ha redento il mondo.
Ecco perché quando si celebra l’Eucaristia, accanto all’altare c’è sempre, ben visibile, l’immagine del Crocifisso: è l’espressione più efficace dell’amore di Dio per noi uomini, ed è anche l’indicazione più provocante dello stile di chi vuol vivere veramente: dare la vita per i propri fratelli.
Questa celebrazione non chiede di adorare uno strumento di morte quale è la croce, ma di porsi al cospetto del mistero di amore che sulla croce si è manifestato e riconoscere che l’amore del Padre che ha donato il Figlio per la vita del mondo (cf. Gv 3,16) e l’amore del Figlio che ha consegnato se stesso per gli uomini, è ciò che opera la salvezza. L’amore divino e trinitario, trasmesso ai credenti mediante il dono dello Spirito (cf. Rm 5,5), è al cuore della celebrazione odierna.
Alzando lo sguardo verso la croce di Cristo, possiamo trovare il senso della vita, della vita di Dio e dell’uomo, della vita di Cristo e della vita in Cristo; possiamo trovare il senso profondo che assume il cammino dietro a Cristo. Seguire Cristo significa, prima o poi, salire sulla croce. Non tanto subire la croce, ma abbracciare la croce, salirvi! Sì, salire la nostra croce. La croce che la vita intaglia e scolpisce per ciascuno di noi giorno dopo giorno attendendo che noi ci lasciamo plasmare a co-crocifissi con Cristo.