Tutti gli articoli di Flavio Dal Lago

L’audacia he ci viene dalla fiducia che Dio ha pe noi 14/07/2024

L’AUDACIA CHE CI VIENE
DALLA FIDUCIA CHE DIO HA PER NOI

14 Luglio 2024

Gesù ci vuole evangelizzatori: capaci di far percepire la bella/buona notizia del suo amore per l’umanità…! È bello scoprire che Dio si fida di me, di noi. Dobbiamo solo essere testimoni della presenza e dell’azione di Dio nella nostra vita.
Dio Padre ci fa sentire figli! Non siamo soli!
Abbiamo tanti fratelli e siamo invitati a camminare, ad andare, a due a due, per le strade della vita.
Gesù ci ordina di non prendere nulla per il viaggio: “né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; e, calzati solo i sandali, non indossare due tuniche. Solo un bastone a sorreggere il cammino e un amico a sorreggere il cuore”.
È un invito all’essenzialità. Non c’è bisogno di tante cose per trasmettere una buona notizia.
Non spaventiamoci se, lungo la strada, troveremo difficoltà  o non saremo ascoltati. Lo stile di Gesù, raccontato dall’Evangelista Marco, sottolinea due passi dell’evangelizzazione:
camminare insieme (lungo la strada) e rimanere (nella casa dove siamo ospiti).
La strada è l’amore che si fa tempo. La casa, invece, è l’amore che si fa spazio.
Chi lavora tutto il giorno può portare, nel suo ambiente di lavoro, lo stile di Gesù.
Chi è giovane o ragazzo senta che Gesù parla anche a lui e ha grande fiducia nelle sue possibilità, come col ragazzo che permette la moltiplicazione dei suoi cinque pani e due pesci, avendo più coraggio e generosità dei tanti adulti presenti…
Chi è anziano e non può più uscire di casa può dedicare il suo tempo alla preghiera.
Chi fa già del bene è invitato a continuare a farlo con lo stile del Vangelo.
… perché la nostra capacità non dipende dalle nostre forze, ma dalla sua chiamata e dall’amore con cui Lui ci accompagna!

Bollettino estivo

BOLLETTINO ESTIVO

Fino a venerdì 6 settembre il bollettino parrocchiale uscirà con cadenza quindicinale.

Verrà stampato e distribuito per:
Domenica 28 luglio
Domenica 11 agosto
Domenica 25 agosto
Domenica 8 settembre.

N.B. il testo viene stampato il venerdì: per Ss. Messe e avvisi contattare la segreteria entro il giovedì precedente.

“Nella vecchiaia non abbandonarmi”

Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9)

Domenica 28 luglio 2024 si celebrerà la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Il tema scelto dal Santo Padre, “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9), intende sottolineare come la solitudine sia, purtroppo, l’amara compagna della vita di tanti anziani che, spesso, sono vittime della cultura dello scarto.

Il nostro è il Dio amante delle vita 01/07/2024

IL NOSTRO E’ IL DIO AMANTE DELLA VITA!

30 Giugno  7 Luglio 2024

Noi facciamo continuamente esperienza da una parte della precarietà e della fragilità di un’esistenza che sperimenta il limite… dall’altra della forza e delle capacità di una “interiorità” che osa l’impensabile…
Di fronte a questo dato molti provano smarrimento e angoscia.
Dove trovare il coraggio di vivere? Chi ci aiuta a vivere? La fede cristiana giudica ogni realtà, dunque anche il percorso di vita, alla luce di una promessa che noi sentiamo annunciata nella risurrezione di Gesù: Dio non ha creato la morte, poiché egli amala sua creazione.
Che cosa significa, dunque, avere fede? Che cosa significa avere fede in Gesù?
È aver fede nella vita, nonostante il male e il peccato che ci circondano.
Nella guarigione della donna che da dodici anni soffriva perdite di sangue e che tocca la tunica di Gesù, Egli afferma: ”Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!”.
Con questa guarigione Gesù annuncia un Dio che non emargina nessuno, anzi è vicino ai poveri e agli esclusi: addirittura un Dio che si lascia toccare da chi, secondo le regole del tempo, è considerato impuro.
Nella guarigione – o meglio “risurrezione” – della figlia di Giairo, Gesù invita il padre e la madre a darle da mangiare… richiamo all’Eucaristia, pegno e promessa di vita eterna, vita senza fine nella gioia di Dio!
A questo padre, distrutto dal dolore, Gesù dirà: “Non temere, soltanto abbi fede!”
Toccare e credere: ecco l’audacia della fede, che sa superare le regole, le condanne, le paure.
Il Signore è sempre una mano tesa. Una mano forte che ci afferra e che ci dice: Alzati! Sorgi! Rivivi! Risplendi! Abbraccia! Nutriti!
E noi, allora, osiamo dire: “Signore Gesù, accresci la nostra fede!”

Il seme che cresce 16/06/2024

IL SEME CHE CRESCE…

16 Giugno 2024

Il Regno di Dio, afferma Gesù nel racconto di Marco, è come il seminatore che getta il seme nel terreno ma poi che “dorma o vegli, di notte e di giorno, germoglia e cresce, come egli stesso non sa”.
… deve attendere, pieno di fiducia, che il terreno produca spontaneamente il suo frutto per sperimentare, poi, la gioia della mietitura.
Per Gesù, soprattutto, nel Regno è difficile entrare! … addirittura impossibile per chi è ricco, cioè pensa solo a sé, accumulando ricchezze e potenza.
Ma non è difficile per chi diventa come i bambini, perché “a chi è come loro appartiene il Regno di Dio” (Mc 10,14).
Gesù elogia la semplicità, la fiducia, la libertà, la spontaneità che dobbiamo acquisire per accogliere il Regno di Dio.
Nel vangelo odierno si parla del granello di senape che diventa il più grande, tra le piante dell’orto.
Solo Dio conosce la fede che è nel cuore dell’uomo, fede che non va misurata con la quantità. Certo, nella Chiesa c’è tanto “da fare”… il prete è impegnato ad organizzare, gestire… anche i laici sono presi da tante incombenze…
Sono assai importanti la riflessione, il dialogo, l’ascolto, umile sincero di tutti, che siano, o no, credenti o praticanti
L’essere piccoli, come il seme, come un bambino, non è un ostacolo.
A noi spetta il compito di seminare…
a Dio… di far crescere, maturare, portare frutto…!

Ascoltare e mettere in pratica la parola di Gesù 9/6/2024

ASCOLTARE E METTERE IN PRATICA LA PAROLA DI GESU’

9 Giugno 2024

Con questa Domenica riprendiamo pienamente il cammino del Tempo Ordinario: dopo aver contemplato e fatto nostro il mistero dell’Amore di Dio nella Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione del suo Figlio, siamo ora invitati a renderci conto che questo mistero deve diventare realtà quotidiana nella nostra vita! Abbiamo veramente la possibilità di vivere la vita stessa di Dio, ed Egli non si stanca di illuminarci con la sua Parola e di sostenerci col Pane di Vita.
Proprio per questo nella Liturgia di oggi risuona l’affermazione di Gesù: “Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre!
In Gesù il Regno di Dio si è fatto vicino agli uomini, gente comune, con pregi e difetti.
Perché Gesù ha scelto proprio loro ? Li ha scelti amando senza fare calcoli sulla possibile efficacia.
Nelle nostre comunità spesso dimentichiamo che tutti lavoriamo allo stesso compito, con capacità diverse, limiti, difficoltà, talvolta incomprensioni.
Andiamo in chiesa per essere “famiglia di Gesù”: esprimiamolo non solo con la nostra presenza fisica, ma anche con la nostra fraternità e il nostro entusiasmo!