S. M. Bertilla
Goia di Brendola (VI), 6 ottobre 1888 – Treviso, 20 ottobre 1922
Nata a Brendola (Vicenza) il 6 ottobre 1888 da una famiglia di poverissimi contadini, Anna Francesca fu costretta a interrompere la scuola dopo la terza elementare entrando a servizio presso una famiglia di agricoltori. A tredici anni emise privatamente il voto di verginità e sentì nascere la vocazione religiosa, ma il parroco la sconsigliò dicendo che, ignorante com’era, un istituto non avrebbe saputo che farsene di lei. Poi però nel 1904 la presentò alle Maestre di Santa Dorotea di Vicenza e l’anno dopo la ragazza entrò in noviziato col nome di Maria Bertilla; le furono affidati i lavori più gravosi al forno, in lavanderia e all’acquaio. Durante l’anno di tirocinio nell’ospedale di Treviso, non essendo ritenuta capace di compiere l’ufficio di infermiera, fu destinata come sguattera in cucina. Dopo la professione (nel 1907) fu però nuovamente mandata all’ospedale di Treviso per sostituire d’urgenza una suora nel reparto di segregazione dei bambini difterici, e qui rivelò abilità, prontezza e oculatezza che stupirono anche i sanitari. Da allora fu collocata nelle corsie dell’ospedale rimanendovi fino alla morte. Per rendersi idonea a tale compito, aveva conseguito il diploma di infermiera. Infaticabile di giorno e di notte, si addossava anche le veglie notturne delle consorelle o i loro incarichi più pesanti; con delicata discrezione sapeva facilitare ai malati l’adempimento dei doveri religiosi. Dopo essere stata all’età di 22 anni operata di un tumore, riprese le solite occupazioni. Durante la guerra del 1915-18, fu necessario sgombrare Treviso e lei seguì i malati in Brianza e per circa un anno a Viggiù (Varese) dove non le mancarono dolorose incomprensioni da parte della superiora. Tornata a Treviso, essendosi riprodotto il tumore, fu nuovamente operata ma il suo fisico non resistette e suor Maria Bertilla morì il 20 ottobre 1922. Fu beatificata da Pio XII l’8 giugno 1952 e canonizzata da Giovanni XXIII l’11 maggio 1961.