MISTERO D’AMORE!
La liturgia ci fa vivere un mistero di passione e di sacrificio, ma nello stesso tempo di vittoria e di vita: un mistero d’Amore!
In questo 14 settembre, infatti, in comunione anche con le Chiese di Oriente, celebriamo la festa della Esaltazione della Santa Croce, nella data in cui vennero dedicate le Basiliche fatte costruire da Costantino sul Golgota e sul Sepolcro di Gesù.
Da allora la Chiesa in questo giorno guarda a Cristo che con la sua croce ha redento il mondo.
Ecco perché quando si celebra l’Eucaristia, accanto all’altare c’è sempre, ben visibile, l’immagine del Crocifisso: è l’espressione più efficace dell’amore di Dio per noi uomini, ed è anche l’indicazione più provocante dello stile di chi vuol vivere veramente: dare la vita per i propri fratelli.
Questa celebrazione non chiede di adorare uno strumento di morte quale è la croce, ma di porsi al cospetto del mistero di amore che sulla croce si è manifestato e riconoscere che l’amore del Padre che ha donato il Figlio per la vita del mondo (cf. Gv 3,16) e l’amore del Figlio che ha consegnato se stesso per gli uomini, è ciò che opera la salvezza. L’amore divino e trinitario, trasmesso ai credenti mediante il dono dello Spirito (cf. Rm 5,5), è al cuore della celebrazione odierna.
Alzando lo sguardo verso la croce di Cristo, possiamo trovare il senso della vita, della vita di Dio e dell’uomo, della vita di Cristo e della vita in Cristo; possiamo trovare il senso profondo che assume il cammino dietro a Cristo. Seguire Cristo significa, prima o poi, salire sulla croce. Non tanto subire la croce, ma abbracciare la croce, salirvi! Sì, salire la nostra croce. La croce che la vita intaglia e scolpisce per ciascuno di noi giorno dopo giorno attendendo che noi ci lasciamo plasmare a co-crocifissi con Cristo.