IL PARADOSSO DELLA GRATUITA’
E DELLA PICCOLEZZA
Se ci pensiamo bene, noi cristiani ogni Domenica facciamo una cosa “paradossale”: in un mondo sempre più frenetico e utilitarista, nel quale anche in questo tempo di ferie sembra difficile “staccare la spina” dei nostri innumerevoli impegni, noi “sprechiamo” del tempo per… non fare nulla! Infatti col nostro stare in chiesa non produciamo nulla e non guadagniamo nulla… Per chi pensa che “il tempo è denaro” le nostre celebrazioni sono veramente assurde.
Ma per chi cerca con semplicità e umiltà di essere discepolo di Cristo, quel tempo che passiamo insieme è la maniera più efficace per dare senso alla vita: è la celebrazione del Signore Risorto, principio e fondamento della nostra speranza. Allora non ci preoccupa la povertà del nostro stare insieme, perché è Lui ad arricchirci con i doni della sua Parola e del Pane di Vita.
Siamo nel pieno delle ferie estive, e anche se non siamo in vacanza ci troviamo tutti coinvolti nel ritmo molto rallentato di questi giorni: può essere l’occasione propizia per riscoprire il senso del tempo, delle cose e delle relazioni…
In un mondo in cui sembrano essere felici e contenti solo quelli che sono belli, ricchi e forti, non ci vergogniamo di essere pochi, deboli e molto spesso peccatori: ma in questa nostra debolezza sentiamo forte e tenace per noi l’amore del Padre, che ci libera da ogni angoscia e restituisce ad un rapporto sereno e fruttuoso con tutto il mondo: è il mistero che contempleremo nella Assunzione al cielo della Beata Vergine Maria…!
E l’Eucaristia che celebriamo nelle nostre chiese è proprio la manifestazione più efficace del nostro essere nutriti e sostenuti da un Dio che ci ama e del nostro essere tutti fratelli, commensali alla stessa festa!