Tutti gli articoli di Flavio Dal Lago

Convertitevi.. venite dietro a me 22/01/2023

CONVERTITEVI.. VENITE DIETRO A ME (Mt 4,19)

22 Gennaio 2023

Sovente diciamo o ascoltiamo qualcuno dire: “Non c’è più nulla da fare”. Ma.. è proprio allora, invece, che bisogna rimettersi in gioco!
Dio è venuto tra noi: non rifiutiamolo.
Dio manifesta il suo amore: accogliamolo.
Dio ci fa dono della sua amicizia: accettiamola.
E’ bello scoprire di essere amati per quello che siamo.
Allora tutto è possibile e possiamo cambiare vita, modi di pensare, di agire, di essere. Gesù ha dato fiducia a Pietro.
Ha risollevato dalla polvere donne peccatrici.
Ha amato e rispettato l’apostolo Tommaso, incredulo davanti alla sua risurrezione. Ha chiamato, dietro a sé, Matteo, l’odiato esattore delle tasse.
Cosa ha visto e cosa vede Gesù in me, in te, in noi?
Sa che siamo povere creature ma sa anche che, ascoltando le sue parole, noi potremo diventare migliori, luce per gli altri.
Con Lui, Maestro, Amico, Commensale, Compagno di viaggio, saremo chiamati ad investire tempo ed energie.
Lui ci è vicino; aspetta solo il nostro SI’, per cambiare strada, cambiare vita e aprire le porte a prospettive nuove.
La realizzazione del Regno di Dio, annunciata da Gesù, è affidata a tutti, a tutti gli uomini e donne di buona volontà.
Gesù sta alla porta; abbiamo la libertà di accoglierlo o di rifiutarlo.
Non desidera la nostra infelicità e ci dice chiaramente:
Se vuoi… Vuoi andartene anche tu?.

Testimoni gioiosi 15/01/2023

TESTIMONI GIOIOSI

15 Gennaio 2023

All’inizio di questo nuovo tempo ci viene chiesto di essere, come Giovanni il Battista, capaci di ricercare e portare alla luce i segni della presenza del Signore che continua a farsi carico di: fatiche, conflitti, violenze, ferite, peccati dell’uomo, di ogni uomo.
Come amava ripetere don Tonino Bello, quante persone, con la loro fedeltà ai loro impegni quotidiani, con il loro portare dolori e sofferenze, contribuiscono alla diffusione di un mondo migliore!
Nostro compito è proprio quello di individuare il modo in cui Dio continua a farsi presente.
Mettiamoci in atteggiamento di ricerca e chiediamoci: siamo disposti a conoscerlo meglio, siamo disposti a trovarlo, incontrarlo..?
E’ grazie all’opera fedele ed umile di tante persone se l’umanità tutta può ancora sperare.
Da chi assiste quotidianamente un congiunto malato a chi opera a favore dei piccoli, dei giovani, da chi, con la sua preghiera, rende più lieve il passo di tanti sofferenti.
Non sono, tutti questi, segni della presenza di Dio in mezzo al suo popolo? Dio si manifesta là dove qualcuno non ha smesso la sua passione per l’uomo.
Quanti missionari, religiosi/e, laici, continuano, in mezzo a tanti pericoli, a donare, spendere le loro forze per alleviare le varie sofferenze del mondo? Noi cristiani abbiamo una sola cosa da fare: Testimoniare la nostra fede, essere luce per chi vive attorno a noi, diffondere l’amore di Dio per tutti gli uomini.

I tuoi figli vengono da lontano 08/01/2023

I TUOI FIGLI VENGONO DA LONTANO

8 Gennaio 2023

L’Epifania è considerata la festa della manifestazione del Signore a tutte le genti e del omaggio che esse, riconoscendolo, gli tributano.
Tutti i protagonisti del Vangelo odierno spiccano per un’altra caratteristica: sono studiosi delle stelle con uno scopo ben preciso, CERCARE DIO.
Quella di oggi, allora, può essere considerata benissimo la festa dei CERCATORI DI DIO. Ad essi può essere rivolta la profezia di Isaia: “La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli….”
Dio viene incontro a chi lo cerca.
Talvolta le vie sono difficili, immerse nella tenebra e nella nebbia e il cammino da percorrere è lungo.
Padre Turoldo, rivolgendosi al Papa Paolo VI, ha chiesto:
Santo Padre, chi è vicino e chi è lontano?”
Oggi è festa per tutti, per i buoni e per i cattivi, per chi se lo merita e per chi non se lo merita, per i vicini e per i lontani.
I Magi hanno trovato un bambino, molto diverso da quello che cercavano. E’ un Dio che esprime il massimo della debolezza.
Chi conosce Gesù, chi lo riconosce, non può seguire la via della potenza e della ricchezza.
La stella che ha guidato i Magi appare e scompare. La ricerca di Dio è un continuo inseguire la Luce, lungo un cammino sempre imprevisto, confortato dal desiderio dell’incontro.
E’ il Dio che ci chiama che ci rende inquieti e ci fa muovere. Nessuno è escluso!

Eccomi 01/01/2023

ECCOMI “

1 Gennaio 2023

L’ Evangelista Luca ci aiuta, oggi, a capire il mistero di Maria.
Luca, dopo aver narrato la nascita di Gesù, la visita dei pastori, ci dice che “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Maria medita su quanto accade, ne cerca il senso. Ella è modello di fede.
Quando riceve dall’angelo l’annuncio della sua maternità osa chiedere: “Come avverrà?” . Aveva il diritto di chiedere e, una volta saputo il modo in cui avverrà il suo divenire madre, liberamente dice: “Eccomi” disposta ad accettare.
Abbiamo bisogno di affidarci a Maria Madre di Dio.
Accogliamo con stupore il mistero della Madre di Dio.
Maria è presente in tante situazioni concrete: si reca dalla cugina Elisabetta per un aiuto, viene in soccorso agli sposi di Cana rimasti senza vino, incoraggia i discepoli nel Cenacolo.
Maria è rimedio alla solitudine (quante persone trovano conforto nella recita del S. Rosario). Maria è madre della consolazione (quanti genitori, preoccupati per i figli, trovano pace, sostegno, affidandosi a Maria).
Permettiamole di essere presente nella nostra vita lasciandoci prendere per mano per guidarci verso porti sicuri.
Raduniamoci insieme sotto il suo manto (vedere l’immagine della madonna di Monte Berico che accoglie giovani e vecchi sotto il suo manto).
L’augurio e il nostro compito per il 2023 ?
Benedire chi ci sta accanto: il nostro coniuge, i nostri figli, i nostri amici…

BUON ANNO

Viene nel mondo la luce vare 25/12/2022

VIENE NEL MONDO LA LUCE VERA (Gv. 1,9)

25 Dicembre 2022

Le letture di oggi, tutte, invitano alla gioia. Dice il profeta Isaia.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Si gioisce quando si miete.. è la gioia del raccolto che garantisce cibo, benessere e buona qualità della vita”. E’ un chiaro invito alla felicità. La nascita di Gesù lo rende concreto e ne spiega la causa: L’AVVENTO DELLA PACE.
E’ la pace la ragione per essere felici e gioire. Come sono attuali, quest’anno, queste parole !
La tragedia che si sta compiendo in Ucraina lo dimostra e ci fa capire in quale situazione si trova la terra. Questo conflitto che si svolge in Europa è strettamente collegato a quelli che insanguinano, da tanto tempo, varie parti del mondo. Papa Francesco parla di una terza guerra mondiale. Per i cristiani dunque è l’ora di prendere sul serio la Parola di Dio e annunziarla a tutti, e con tutti, impegnarsi a realizzarla.
Vediamo dunque quale segno di speranza e fonte di gioia le manifestazioni per la Pace che si svolgono sempre più numerose in Italia e in altri paesi.
Gesù oggi nasce e tocca a noi aiutarlo a nascere, a trovare casa, a crescere in questo nostro mondo.
E’ bello sapere che Gesù nasce per tutti. Per chi l’ha atteso e per chi non ne vuole sapere di Dio. Per chi lo sente vicino, per chi lo sta cercando, per chi è nella gioia, per chi è nella solitudine.
Chi di noi celebrerà bene il Natale? Chi deporrà, davanti a quel bambino, ogni arroganza, ogni distanza. Chi aprirà le proprie mani per donare pace, asciugare lacrime, spezzare ingiustizie.

BUON NATALE

Accogliere 18/12/2022

ACCOGLIERE

18 Dicembre 2022

Siamo ormai alla vigilia di Natale e il Vangelo ci presenta l’imbarazzo di Giuseppe di fronte a Maria che aspetta un figlio. E’ un imbarazzo comprensibile ed è tanto più naturale in un uomo, fidanzato con Maria. Rassicurato da Dio, Giuseppe accetta questa notizia, accoglie il dono che lei porta e compie la sua parte.
Giuseppe viene presentato come un uomo giusto, fedele esecutore degli ordini di Dio, disponibile. Giuseppe rimane sempre in ombra, umile, angosciato per non poter garantire alla nascita di suo figlio un ambiente sereno e sicuro.
Paolo VI ha scritto: ”Giuseppe ha dato a Cristo, Figlio di Dio, lo stato civile terreno; gli ha dato la famiglia, la patria, l’eredità storica della stirpe di David, l’abitazione, il pane, il linguaggio, l’educazione del popolo, il lavoro, la professione, la difesa, la custodia, la protezione durante la sua infanzia tribolata e insidiata, la sua fiorente adolescenza”.
Oggi accendiamo la quarta candela della “Corona di Avvento”. E’ una candela che ci ricorda che Gesù è la luce del mondo, venuto a dare significato alla nostra vita. Perché noi, come cristiani, siamo illuminati dalla sua Parola e sappiamo che i nostri giorni non sono un susseguirsi di ore senza traguardo ma c’è un obiettivo grande che ci aspetta e che orienta le nostre scelte.
Ci avviciniamo al Natale! Non lasciamoci prendere dalla tristezza perché non abbiamo una famiglia come vorremmo.
Viviamo con fede le relazioni che abbiamo, qualunque esse siano.

Attesa, Speranza, Gioia 11/12/2022

ATTESA, SPERANZA, GIOIA

11 Dicembre 2022

Ogni anno celebriamo il Natale e ogni anno, probabilmente, proviamo un po’ di delusione.
Il Signore tarda a venire. Dopo la sua morte in croce si attendeva e si attende un suo ritorno imminente.
L’Apostolo Giacomo, nella seconda lettura, ci consola e invita, noi credenti, a prendere esempio dall’agricoltore che semina con pazienza, costanza e soprattutto fiducia.
Ogni uomo si trova a vivere momenti di crisi.
Da sempre il rischio per l’uomo è quello di farsi un Dio a sua immagine, di adorare un Dio fatto a nostra misura, capace di punire severamente i peccatori. Non è così.
Gesù offre il suo Amore a tutti. Il suo sole splende sui buoni e sui cattivi, sui meritevoli e non meritevoli perché Dio è Amore e il suo amore è offerto a tutti.
Dio non giudica, non condanna, ama.
Nella vita, nei momenti difficili, è possibile per molti di noi, essere assaliti da un dubbio. Il dubbio non è negatività, è segno di ricerca, denota intelligenza ed è la strada corretta per orientare la nostra vita.
Dio è vicino ma noi siamo spesso lontani.
Avviciniamoci, andiamo alla presenza della sua Luce, preghiamo il Signore e con la preghiera diventiamo noi stessi luce per gli altri.

E’ l’ora di cambiare 04/12/2022

E’ L’ORA DI CAMBIARE

4 Dicembre 2022

Siamo alla seconda domenica di Avvento e Giovanni, il Battista, il più grande tra i nati da donna, ci parla di conversione urgente e necessaria.
Giovanni, per attendere la venuta di Gesù, sceglie per sé un luogo desertico, lungo il fiume Giordano e dice:
Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino!”(Mt 3,2).
In realtà noi viviamo come se il Signore non dovesse più tornare. Ma, almeno in Avvento, dovremmo interrogarci su che cosa può significare per noi il suo ritorno, anche se le luci del Natale sono insistenti a distrarci.
Avvento è dunque attesa di Gesù, un amico che già conosciamo. Come un bambino attende il papà che ritorna la sera, come l’amico che attende la visita di un amico, noi, se amiamo Gesù, lo attendiamo.
Non vediamo l’ora e…. aspettando, non stiamo con le mani in mano. Bisogna decidersi, non c’è tempo da perdere!
Frutto di questa attesa sono i rapporti nuovi, nuove scelte, cambiamenti di strada, modi nuovi di fare, da inventare.
Abbiamo necessità di un cambiamento profondo di vita, non solo di un ritocco di facciata!
Incontrare Dio che libera e fa gioire.
Nella vita il cambiamento è possibile!
Prepariamoci dunque ad andargli incontro purificando i nostri sentimenti, i nostri desideri, senza rimandare al domani il bene che possiamo fare oggi ai nostri fratelli, familiari, amici.

Andiamo con gioia incontro al Signore 27/11/22

ANDIAMO CON GIOIA INCONTRO AL SIGNORE

27 Novembre 2022

Oggi, prima domenica di Avvento, la chiesa annuncia un nuovo anno liturgico durante il quale siamo invitati a prendere, ogni giorno di più, coscienza delle meraviglie che Dio opera tra noi.
Noi tutti, proprio come ai giorni di Noè, viviamo mangiando, bevendo, intrattenendo relazioni, perseguendo progetti.
Proviamo emozioni ma senza accorgerci di cosa ci sia in gioco veramente.
Solo quando le cose ci piombano addosso i nostri occhi si aprono e ci accorgiamo di non aver prestato ascolto al momento opportuno, di aver inseguito certi sogni, di non essere stati attenti ai segnali che ci sono giunti.
Come ai tempi di Noè, incuranti agli inviti, sordi di fronte alle voci che ci giungono, noi continuiamo ad agire “COME SEMPRE”.
Eppure, quanti inviti a riconoscere le tracce della presenza del Signore! DIO VIENE CONTINUAMENTE nella nostra vita.
Viene nel nostro cuore tramite il dono dell’amicizia, la forza di un legame, nei momenti di stanchezza o di fatica, quando perdiamo qualcuno.
L’arca costruita da Noè rappresenta l’arte di prepararci bene, per vivere, consapevolmente, i momenti di disagio che possono toccare l’esistenza di ognuno di noi.
Il Signore viene e noi vogliamo essere pronti, attenti, armati di luce, pronti all’incontro?
Sia il ricordo del passato, sia l’attesa del futuro, debbono spingere noi credenti a vivere nel presente con vigilanza, una VIGILANZA OPEROSA.

Ricordati di me, Signore 20/11/2022

RICORDATI DI ME, SIGNORE

20 Novembre 2022

La liturgia d’oggi celebra due ricorrenze: la fine dell’anno liturgico e la solennità di Cristo Re dell’Universo.
San Luca ci descrive l’immagine di Cristo la cui corona è fatta di spine e il cui trono è una croce.
Gesù è sulla croce, abbandonato da tutti, privato di ogni dignità.
Gesù è Re di un regno che vuole conquistare tutto il mondo, non con le armi e la violenza ma con l’amore e la misericordia.
Questa festa può anche stimolare una riflessione su come noi gestiamo il nostro “potere”, nelle relazioni di famiglia, sul lavoro, in parrocchia, nella società.
Che tono usiamo quando ci relazioniamo con i figli, il coniuge, i fratelli, gli amici ?
Un esempio lo vediamo nel racconto della crocifissione. Gesù sta in mezzo a due condannati. Uno lo insulta, lo provoca, lo tratta male e lo deride sfidandolo.
L’altro si apre alla speranza per un futuro, si affida a Lui e Gesù promette la vita eterna, subito: “Oggi stesso sarai con me nel paradiso”.
Il Regno di Dio non esclude nessuno.
Le braccia di Gesù, distese e inchiodate, dicono solo accoglienza che non si richiude, porte spalancate per sempre.
Dio è presente nella nostra vita, si affianca, incoraggia, stimola.
E’ nostro compagno di strada.
A Cristo Signore rivolgiamo ogni giorno la preghiera che fece il malfattore: “Gesù, ricordati di me” ed aiutaci a camminare con gioia verso la casa del Padre.