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Gesù maestro 12/02/2023

GESÙ MAESTRO

12 Febbraio 2023

Questa sesta domenica ci propone una Parola inquietante che martella la nostra vita e le nostre scelte con espressioni:
vi è stato detto… ma io vi dico”.
Gesù, nostro Maestro, che non ci lascia mai soli, ci prende per mano e ci porta oltre.
Gesù ci invita a vivere con sincerità, con lealtà e con autenticità il nostro rapporto con Dio e a coltivare un cuore semplice e puro.
Non è una cosa facile perché quando siamo colpiti da prove dolorose, da sentimenti contrastanti, da facili emozioni, noi rischiamo di compiere scelte sbagliate e non essere più padroni di noi stessi.
Lasciamoci guidare da Lui, dalla sua Parola, che è Luce e ci consente di vedere come camminiamo, dove mettiamo i nostri passi, dove li rivolgiamo, in modo che possiamo renderci conto se seguiamo il retto cammino o se stiamo sbagliando strada.
Non dobbiamo limitarci a fare il minimo indispensabile ma tendere al massimo, perché lui è venuto a darci tutto, morendo sulla croce.
Bisogna dare qualcosa di più. Come fare?
Questa dovrebbe essere la nostra preghiera: “Insegnaci ad amare la vita. Aiutaci a fare ogni giorno le scelte giuste per stare bene con noi stessi e con gli altri.
Non andare via, Signore. Quando trovi chiusa la porta del mio cuore, abbattila ed entra. Non andare via, Signore. Ti prego, aspetta. Non andare via, Signore. Quando dimentico il tuo nome, non andare via, Signore”. (Tagore)

Diventare luce per i nostri fratelli 5/02/2023

DIVENTARE LUCE PER I NOSTRI FRATELLI

5 Febbraio 2023

Il Vangelo di questa domenica presenta i cristiani come SALE della terra LUCE del mondo.
Quando i discepoli avevano incontrato il Signore la loro esistenza aveva assaporato un gusto e una luce mai provati prima. Cosa li aveva attratti?
La condivisione della sua vita, l’ascolto della sua parola, la profondità del suo sguardo, i suoi gesti…
Lo stesso Pietro, un giorno, impaurito esclamerà: “ Da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”.
Solo rimanendo in contatto con Lui e vivendo la sua stessa vita noi potremo diventare luminosi e sapienti.
Gesù cosa vuole da noi? Vuole che continuiamo, in modo visibile, la sua opera e la sua missione sulla terra per tutto il tempo della storia, fino all’ultimo giorno.
Se la luce, che è Cristo, illumina i nostri pensieri e i nostri sentimenti, diventiamo creature nuove che vivono sotto la legge dell’amore e non si lasciano attirare dalle false luci e dalle false gioie. Non è certamente facile saper leggere con fede tutte le circostanze.
In che misura, nel rapporto con gli altri, nell’ambiente in cui viviamo, rendiamo presente la LUCE di Cristo, manifestiamo il suo AMORE, lavoriamo per la PACE?
Attraverso una vita semplice, fatta di quotidianità, aperta alla speranza dei beni futuri.

Alla ricerca della felicità 29/01/2023

ALLA RICERCA DELLA FELICITA’

29 Gennaio 2023

Oggi il Vangelo ci propone il discorso delle Beatitudini.
La volontà di Dio è che l’uomo sia felice!
Nel Vangelo odierno ci vengono indicate molte strade per essere felici. Gesù, ancora una volta, ci sorprende.
Afferma che per essere felici non occorre accumulare virtù, meriti, ricchezze. Accumulare non dà felicità.
La felicità sono gli altri: l’amore, i contatti, le amicizie, i sorrisi, gli slanci, gli abbracci, la disponibilità ad aiutare, ad ascoltare.
Con l’aiuto di Gesù noi possiamo essere sale della terra e luce per vedere e rischiarare le nostre tenebre.
La presenza di Gesù nella nostra vita cambia lo sguardo, cambia il pensiero, cambia il linguaggio, ci aiuta ad attraversare il dolore, diventa nostro compagno.
Se noi cristiani togliessimo le nostre maschere, ci accorgeremmo che cerchiamo tutti le stesse cose: amicizia, amore, fiducia, comprensione, ascolto, solidarietà.
Talvolta, molto spesso, preferiamo dimostrarci duri, forti, dimostrando di non aver bisogno di nessuno.
Dio ci ha donato la vita, il sole ci regala la luce e il calore, l’amico ci regala gioia.
Ogni uomo è una possibile fonte di ricchezza per chi gli sta accanto. Gesù, nostro compagno di viaggio, si accorge dei dolori, delle lacrime, delle ingiustizie, dei limiti, delle situazioni di chi ha scelto di seguirlo.

Convertitevi.. venite dietro a me 22/01/2023

CONVERTITEVI.. VENITE DIETRO A ME (Mt 4,19)

22 Gennaio 2023

Sovente diciamo o ascoltiamo qualcuno dire: “Non c’è più nulla da fare”. Ma.. è proprio allora, invece, che bisogna rimettersi in gioco!
Dio è venuto tra noi: non rifiutiamolo.
Dio manifesta il suo amore: accogliamolo.
Dio ci fa dono della sua amicizia: accettiamola.
E’ bello scoprire di essere amati per quello che siamo.
Allora tutto è possibile e possiamo cambiare vita, modi di pensare, di agire, di essere. Gesù ha dato fiducia a Pietro.
Ha risollevato dalla polvere donne peccatrici.
Ha amato e rispettato l’apostolo Tommaso, incredulo davanti alla sua risurrezione. Ha chiamato, dietro a sé, Matteo, l’odiato esattore delle tasse.
Cosa ha visto e cosa vede Gesù in me, in te, in noi?
Sa che siamo povere creature ma sa anche che, ascoltando le sue parole, noi potremo diventare migliori, luce per gli altri.
Con Lui, Maestro, Amico, Commensale, Compagno di viaggio, saremo chiamati ad investire tempo ed energie.
Lui ci è vicino; aspetta solo il nostro SI’, per cambiare strada, cambiare vita e aprire le porte a prospettive nuove.
La realizzazione del Regno di Dio, annunciata da Gesù, è affidata a tutti, a tutti gli uomini e donne di buona volontà.
Gesù sta alla porta; abbiamo la libertà di accoglierlo o di rifiutarlo.
Non desidera la nostra infelicità e ci dice chiaramente:
Se vuoi… Vuoi andartene anche tu?.

Testimoni gioiosi 15/01/2023

TESTIMONI GIOIOSI

15 Gennaio 2023

All’inizio di questo nuovo tempo ci viene chiesto di essere, come Giovanni il Battista, capaci di ricercare e portare alla luce i segni della presenza del Signore che continua a farsi carico di: fatiche, conflitti, violenze, ferite, peccati dell’uomo, di ogni uomo.
Come amava ripetere don Tonino Bello, quante persone, con la loro fedeltà ai loro impegni quotidiani, con il loro portare dolori e sofferenze, contribuiscono alla diffusione di un mondo migliore!
Nostro compito è proprio quello di individuare il modo in cui Dio continua a farsi presente.
Mettiamoci in atteggiamento di ricerca e chiediamoci: siamo disposti a conoscerlo meglio, siamo disposti a trovarlo, incontrarlo..?
E’ grazie all’opera fedele ed umile di tante persone se l’umanità tutta può ancora sperare.
Da chi assiste quotidianamente un congiunto malato a chi opera a favore dei piccoli, dei giovani, da chi, con la sua preghiera, rende più lieve il passo di tanti sofferenti.
Non sono, tutti questi, segni della presenza di Dio in mezzo al suo popolo? Dio si manifesta là dove qualcuno non ha smesso la sua passione per l’uomo.
Quanti missionari, religiosi/e, laici, continuano, in mezzo a tanti pericoli, a donare, spendere le loro forze per alleviare le varie sofferenze del mondo? Noi cristiani abbiamo una sola cosa da fare: Testimoniare la nostra fede, essere luce per chi vive attorno a noi, diffondere l’amore di Dio per tutti gli uomini.

I tuoi figli vengono da lontano 08/01/2023

I TUOI FIGLI VENGONO DA LONTANO

8 Gennaio 2023

L’Epifania è considerata la festa della manifestazione del Signore a tutte le genti e del omaggio che esse, riconoscendolo, gli tributano.
Tutti i protagonisti del Vangelo odierno spiccano per un’altra caratteristica: sono studiosi delle stelle con uno scopo ben preciso, CERCARE DIO.
Quella di oggi, allora, può essere considerata benissimo la festa dei CERCATORI DI DIO. Ad essi può essere rivolta la profezia di Isaia: “La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli….”
Dio viene incontro a chi lo cerca.
Talvolta le vie sono difficili, immerse nella tenebra e nella nebbia e il cammino da percorrere è lungo.
Padre Turoldo, rivolgendosi al Papa Paolo VI, ha chiesto:
Santo Padre, chi è vicino e chi è lontano?”
Oggi è festa per tutti, per i buoni e per i cattivi, per chi se lo merita e per chi non se lo merita, per i vicini e per i lontani.
I Magi hanno trovato un bambino, molto diverso da quello che cercavano. E’ un Dio che esprime il massimo della debolezza.
Chi conosce Gesù, chi lo riconosce, non può seguire la via della potenza e della ricchezza.
La stella che ha guidato i Magi appare e scompare. La ricerca di Dio è un continuo inseguire la Luce, lungo un cammino sempre imprevisto, confortato dal desiderio dell’incontro.
E’ il Dio che ci chiama che ci rende inquieti e ci fa muovere. Nessuno è escluso!

Eccomi 01/01/2023

ECCOMI “

1 Gennaio 2023

L’ Evangelista Luca ci aiuta, oggi, a capire il mistero di Maria.
Luca, dopo aver narrato la nascita di Gesù, la visita dei pastori, ci dice che “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Maria medita su quanto accade, ne cerca il senso. Ella è modello di fede.
Quando riceve dall’angelo l’annuncio della sua maternità osa chiedere: “Come avverrà?” . Aveva il diritto di chiedere e, una volta saputo il modo in cui avverrà il suo divenire madre, liberamente dice: “Eccomi” disposta ad accettare.
Abbiamo bisogno di affidarci a Maria Madre di Dio.
Accogliamo con stupore il mistero della Madre di Dio.
Maria è presente in tante situazioni concrete: si reca dalla cugina Elisabetta per un aiuto, viene in soccorso agli sposi di Cana rimasti senza vino, incoraggia i discepoli nel Cenacolo.
Maria è rimedio alla solitudine (quante persone trovano conforto nella recita del S. Rosario). Maria è madre della consolazione (quanti genitori, preoccupati per i figli, trovano pace, sostegno, affidandosi a Maria).
Permettiamole di essere presente nella nostra vita lasciandoci prendere per mano per guidarci verso porti sicuri.
Raduniamoci insieme sotto il suo manto (vedere l’immagine della madonna di Monte Berico che accoglie giovani e vecchi sotto il suo manto).
L’augurio e il nostro compito per il 2023 ?
Benedire chi ci sta accanto: il nostro coniuge, i nostri figli, i nostri amici…

BUON ANNO

Viene nel mondo la luce vare 25/12/2022

VIENE NEL MONDO LA LUCE VERA (Gv. 1,9)

25 Dicembre 2022

Le letture di oggi, tutte, invitano alla gioia. Dice il profeta Isaia.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Si gioisce quando si miete.. è la gioia del raccolto che garantisce cibo, benessere e buona qualità della vita”. E’ un chiaro invito alla felicità. La nascita di Gesù lo rende concreto e ne spiega la causa: L’AVVENTO DELLA PACE.
E’ la pace la ragione per essere felici e gioire. Come sono attuali, quest’anno, queste parole !
La tragedia che si sta compiendo in Ucraina lo dimostra e ci fa capire in quale situazione si trova la terra. Questo conflitto che si svolge in Europa è strettamente collegato a quelli che insanguinano, da tanto tempo, varie parti del mondo. Papa Francesco parla di una terza guerra mondiale. Per i cristiani dunque è l’ora di prendere sul serio la Parola di Dio e annunziarla a tutti, e con tutti, impegnarsi a realizzarla.
Vediamo dunque quale segno di speranza e fonte di gioia le manifestazioni per la Pace che si svolgono sempre più numerose in Italia e in altri paesi.
Gesù oggi nasce e tocca a noi aiutarlo a nascere, a trovare casa, a crescere in questo nostro mondo.
E’ bello sapere che Gesù nasce per tutti. Per chi l’ha atteso e per chi non ne vuole sapere di Dio. Per chi lo sente vicino, per chi lo sta cercando, per chi è nella gioia, per chi è nella solitudine.
Chi di noi celebrerà bene il Natale? Chi deporrà, davanti a quel bambino, ogni arroganza, ogni distanza. Chi aprirà le proprie mani per donare pace, asciugare lacrime, spezzare ingiustizie.

BUON NATALE

Accogliere 18/12/2022

ACCOGLIERE

18 Dicembre 2022

Siamo ormai alla vigilia di Natale e il Vangelo ci presenta l’imbarazzo di Giuseppe di fronte a Maria che aspetta un figlio. E’ un imbarazzo comprensibile ed è tanto più naturale in un uomo, fidanzato con Maria. Rassicurato da Dio, Giuseppe accetta questa notizia, accoglie il dono che lei porta e compie la sua parte.
Giuseppe viene presentato come un uomo giusto, fedele esecutore degli ordini di Dio, disponibile. Giuseppe rimane sempre in ombra, umile, angosciato per non poter garantire alla nascita di suo figlio un ambiente sereno e sicuro.
Paolo VI ha scritto: ”Giuseppe ha dato a Cristo, Figlio di Dio, lo stato civile terreno; gli ha dato la famiglia, la patria, l’eredità storica della stirpe di David, l’abitazione, il pane, il linguaggio, l’educazione del popolo, il lavoro, la professione, la difesa, la custodia, la protezione durante la sua infanzia tribolata e insidiata, la sua fiorente adolescenza”.
Oggi accendiamo la quarta candela della “Corona di Avvento”. E’ una candela che ci ricorda che Gesù è la luce del mondo, venuto a dare significato alla nostra vita. Perché noi, come cristiani, siamo illuminati dalla sua Parola e sappiamo che i nostri giorni non sono un susseguirsi di ore senza traguardo ma c’è un obiettivo grande che ci aspetta e che orienta le nostre scelte.
Ci avviciniamo al Natale! Non lasciamoci prendere dalla tristezza perché non abbiamo una famiglia come vorremmo.
Viviamo con fede le relazioni che abbiamo, qualunque esse siano.

Attesa, Speranza, Gioia 11/12/2022

ATTESA, SPERANZA, GIOIA

11 Dicembre 2022

Ogni anno celebriamo il Natale e ogni anno, probabilmente, proviamo un po’ di delusione.
Il Signore tarda a venire. Dopo la sua morte in croce si attendeva e si attende un suo ritorno imminente.
L’Apostolo Giacomo, nella seconda lettura, ci consola e invita, noi credenti, a prendere esempio dall’agricoltore che semina con pazienza, costanza e soprattutto fiducia.
Ogni uomo si trova a vivere momenti di crisi.
Da sempre il rischio per l’uomo è quello di farsi un Dio a sua immagine, di adorare un Dio fatto a nostra misura, capace di punire severamente i peccatori. Non è così.
Gesù offre il suo Amore a tutti. Il suo sole splende sui buoni e sui cattivi, sui meritevoli e non meritevoli perché Dio è Amore e il suo amore è offerto a tutti.
Dio non giudica, non condanna, ama.
Nella vita, nei momenti difficili, è possibile per molti di noi, essere assaliti da un dubbio. Il dubbio non è negatività, è segno di ricerca, denota intelligenza ed è la strada corretta per orientare la nostra vita.
Dio è vicino ma noi siamo spesso lontani.
Avviciniamoci, andiamo alla presenza della sua Luce, preghiamo il Signore e con la preghiera diventiamo noi stessi luce per gli altri.