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Tu amerai 10/07/2022

TU AMERAI

10 Luglio 2022

Un uomo incappò in una banda di briganti: viene spogliato, percosso, è incapace di muoversi, è mezzo morto, da solo non ce la fa.
Subito pensiamo alla marea di uomini spogliati della loro dignità, percossi, umiliati, sfruttati, morenti, abbandonati al limitare del deserto, annegati….
Dovunque il mondo geme. Ma, ecco, qualcuno passa per la stessa strada e non può non notare la situazione.
Nessuno può dirsi estraneo alle sorti dell’uomo, nessuno può dire: non mi interessa. Siamo tutti sulla medesima strada.
Non è spontaneo fermarsi. Non si fa carità per sentirci, noi, buoni e bravi. Ma… per soffrire insieme, perché l’altro ne ha bisogno.
Finale della parabola odierna. Chi è il mio prossimo? Chi devo amare oggi? Ogni uomo, ogni creatura, TU AMERAI.
Che farò domani? E dopo ancora? TU AMERAI.
Un piccolo gesto d’amore ci consentirà di accogliere l’infinito amore di Dio.

Prima vengono le persone. poi le cose 3/07/2022

PRIMA VENGONO LE PERSONE, POI LE COSE

3 Luglio 2022

Partono i discepoli, a due a due, forti solo di una parola, forti di un amico. Vanno per villaggi e campagne, instancabili, con il minimo delle cose necessarie. Prima vengono le persone, poi le cose.
L’unica cosa che conta lungo il viaggio è non perdere di vista lo scopo per cui si è intrapresa la missione e non lasciarsi distrarre da altro. Il messaggio che devono trasmettere è una parola: Pace: chi l’accoglie dimostrerà di essere figlio della pace.
L’uomo è stato creato per la pace, per la gioia, per la pienezza della vita.
Il Profeta Isaia, nelle prima lettura odierna, ci esorta ad avere fiducia in Dio che, più tenero di una madre, ci donerà pace, prosperità e consolazione.
Profeta è chi parla e annuncia pubblicamente. E’ un portavoce.
Non è colui che predice, un indovino del futuro, ma un annunciatore, un interprete della Parola e della Volontà di Dio.
Se il messaggio verrà rifiutato Gesù dice. “Non spaventatevi, perché non rifiutano voi ma il messaggio che voi portate, La responsabilità ricadrà interamente su di loro”.
Che ne sarà degli uomini, della pace del mondo, se io non mi impegno?
Le parole di Gesù, nel Vangelo odierno, sono davvero consolanti:
I vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,20).

Non abbiamo che cinque pani e due pesci 19/06/2022

NON ABBIAMO CHE CINQUE PANI E DUE PESCI 

19 Giugno 2022

Cinque pani e due pesci è quello che abbiamo e di cui, forse, ci vergogniamo quando addirittura non ci lamentiamo perché è troppo poco, ma è quanto basta.
Gesù vuole che mettiamo a sua disposizione quel piccolo canestro composto dalle nostre energie, dalla nostra intelligenza, dal nostro cuore, dai nostri sentimenti.
Questa è la nostra missione: metterci a disposizione.
Non possiamo mai dire di non aver niente da dare, In realtà abbiamo sempre molto nella nostra povertà: abbiamo a disposizione noi stessi. Nessuno è così povero da non avere niente da dare!
Dobbiamo tutti guardare avanti. Ciò vuol dire avere progetti, sempre, a qualunque età.
Perché? Per lasciare il mondo un po’ più bello e un po’ più buono di come l’abbiamo trovato.
Lottare non è facile, vivere nell’incertezza è davvero difficile, perseguire un progetto è arduo. A tutti viene voglia di mollare, specialmente quando arrivano le incomprensioni, magari da chi ci sta vicino e dovrebbe incoraggiarci.
La gente ha fame, tutti abbiamo fame: fame di attenzioni, di felicità, di una buona parola di incoraggiamento….
Se ognuno fa la sua parte, l’impossibile diventa possibile.

Neanche Dio può stare solo 12/06/2022

NEANCHE DIO PUÒ STARE SOLO (D.M. TUROLDO)

12 Giugno 2022

Oggi, domenica della Santissima Trinità, incontriamo:
IL PADRE, creatore, che ha comunicato la sua volontà al Figlio Gesù.
GESÙ, Figlio, ben consapevole delle capacità dei suoi discepoli. Sapeva che non erano in grado di seguirlo fino in fondo. Tuttavia Gesù aveva continuato ad amarli, come aveva sempre fatto.
Sulle sue labbra né parole di accusa né di rimprovero.
Emerge così uno dei tratti più veri dell’amore: non pretendere che l’altro soddisfi un mio bisogno ma accogliere quanto può dare.
Questo è ciò che fa Dio con infinita pazienza.
L’amore si esprime proprio come attenzione ai tempi dell’altro. Ci sono momenti e momenti e Gesù ha attenzione per i tempi di ciascuno di noi. Lo sanno bene i coniugi in crisi, i genitori delusi, sempre in attesa di… tempi nuovi… momenti felici… ritorni a casa… Nel vangelo odierno Gesù ci dice:
Per il momento non siete capaci di …” (Gv 16,12)
Per rincuorarci, per infonderci coraggio, Gesù ci dice anche:
Verrà lo Spirito di verità, Egli vi guiderà alla verità..”
(Gv 16,.13).
LO SPIRITO SANTO, terza persona della Santissima Trinità, sempre vicino ad ognuno di noi, per insegnarci ad amare, camminare, vivere. Quando avverrà tutto ciò? Quando diventeremo capaci di vivere secondo lo stile di Gesù, quando avremo fiducia in Lui e dilateremo il nostro cuore.

Il dono dello spirito effuso su tutti 05/06/2022

IL DONO DELLO SPIRITO EFFUSO SU TUTTI

5 Giugno 2022

Festa di Pentecoste, 50 giorni dopo la Pasqua.
Nel corso di duemila anni la Chiesa ha continuato a crescere e a diffondersi nel mondo. La liturgia di oggi ci parla della effusione dello Spirito che abita in noi e ci conduce. Nella Chiesa abbiamo imparato a riflettere sui sette doni dello Spirito: Spirito di Sapienza, di Intelligenza, di Consiglio, di Fortezza, di Scienza, di Pietà, di Timore di Dio. Tuttavia, alla luce delle Scritture, potremmo parlare di altri sette doni, nuova espressione dei doni dello Spirito.
Lo Spirito è Spirito di Santità ( Il Concilio Vaticano II ci dice che la santità è di tutti).
Lo Spirito è Spirito di Carità ( a ciascuno è dato il dono per l’utilità comune e deve essere posto a servizio dei fratelli).
Lo Spirito è Spirito di Libertà, non di schiavitù. Oggi siamo invitati a parlare liberamente nella Chiesa.
Lo Spirito è Spirito di Diversità ( i diversi doni, la moltitudine dei carismi sono frutto dell’azione dello Spirito).
Lo Spirito è Spirito di Novità ( anche nella Chiesa le novità sono frutto dello Spirito).
Lo Spirito è Spirito di Universalità perché la missione è universale ( tutti i popoli della terra possono sentire, nella loro lingua, il lieto messaggio della salvezza. Apertura in tutti i campi, verso altri cristiani, ebrei, altre religioni).
Lo Spirito, infine, è Spirito di Unità perché è Lui che crea la comunione nella diversità.
E’ proprio il Concilio Vaticano II che ci ha aperto all’unità per mezzo del movimento ecumenico e il dialogo interreligioso.

IO sono con voi tutti i giorni 29/05/2022

IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI

29 Maggio 2022

Giunto al termine della sua vita terrena Gesù condusse i discepoli sul Monte degli Ulivi e, mentre pregava, fu elevato in aria e una nube lo nascose agli sguardi dei discepoli.
Perché Gesù se n’è andato? Non poteva restare in mezzo a noi da risorto? No ! Solo così, oggi, possiamo festeggiare la presenza eterna di Cristo in mezzo a noi.
Gesù non ha abbandonato la terra. La sua è una presenza diversa: nei sacramenti, nella chiesa, nei fratelli.
Gesù aveva bisogno di liberarsi del tempo e dello spazio per poter essere definitivamente presente in ogni angolo del mondo, per sempre. L’Ascensione, che oggi la liturgia celebra, prepara l’arrivo di qualcun altro, lo SPIRITO SANTO:
Spesso noi diciamo che, con le sole nostre forze, non ce la facciamo ad affrontare le sfide della vita. Ebbene, per il cristiano, c’è la forza dall’alto, la certezza che in tutti i giorni, in tutte le prove, Cristo è presente per darci speranza ed energia.
Cristo, compiendo i miracoli, si è fatto pane, compagno nel dolore, sostegno per chi porta un peso ingiusto, vittoria contro le solitudini, amico in tutti i giorni, in tutte le cose,
O Gesù, vincitore del male e della morte,
liberaci dalla tentazione di cercarti soltanto in cielo.
Donaci la capacità di vederti in ogni essere,
presente e vivo…” (G. Vannucci).

Se uno Mi ama… 22/05/2022

SE UNO MI AMA …(GV 14,22).

22 Maggio 2022

Gesù sta per lasciare i suoi. Nonostante il segno della lavanda dei piedi, nonostante le tante parole pronunciate e i miracoli compiuti, Giuda e gli altri apostoli faticano ad accettare ciò che sta per accadere. Gesù li prende per mano, li prepara alla sua partenza e dice loro: “Se uno mi ama… (Gv 14,23).
Dio non s’impone mai come necessario. Egli fa appello alla nostra libertà e vuole che siamo noi ad aprirgli la porta del cuore per instaurare con Lui una relazione d’amore.
A nulla servirebbe pregarlo, obbedirgli, parlare di lui, difenderlo, se non viviamo l’esperienza del suo amore come dono.
Egli, infatti, in cambio della gloria, ha scelto noi. Per noi ha scelto di essere uomo, per noi ha provato l’abbandono, per noi la sofferenza, per noi la croce, per noi la morte. Da tutto ciò nasce la vita cristiana, la gioia di essere suoi, il desiderio di seguirlo.
Solo chi ama osserva, solo chi ama è fedele, solo chi ama è capace di assumersi le sue responsabilità.
E’ importante per noi riconoscere la sua voce quando ci dice:
Vi lascio la pace, vi dò la mia pace” (Gv 14,27).
E’ una pace che aiuta noi nei momenti più difficili.
La pace che Gesù promette è Lui stesso ed è sempre disponibile.
Ma dove la troviamo? Possiamo trovarla ai piedi della croce, possiamo trovarla ascoltando, leggendo la Sua Parola, possiamo chiederla per coloro che non conoscono la sua pace.
Preghiamo il Signore perché faccia di noi strumenti della sua pace nelle scelte di vita e con la testimonianza quotidiana.
Dimostriamo a Dio e agli altri la nostra reale appartenenza a Lui.

Amatevi gli uni gli altri come…(Gv 13,34) 15/05/2022

AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME….(Gv 13,34)

15 Maggio 2022

Che cosa significa il tempo di Pasqua per la comunità cristiana?
Che cosa dovrebbe provocare la risurrezione di Cristo per i discepoli e le sue discepole?
Come i profeti erano dei visionari anticipatori, persone capaci di VEDERE VITA dove le persone pensavano solo morte, così la comunità cristiana, che ha incontrato il SIGNORE DELLA VITA, deve vedere pace dove l’umanità vede guerra, vedere l’amore dove è presente l’odio. In questo tempo di guerra in Ucraina, l’unica voce fuori dal coro, sembra essere quella di Papa Francesco, il quale sostiene insistentemente che la pace si fa col dialogo, la diplomazia e che le armi producono solo guerre e morte.
Basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace”. (Angelus, Papa Francesco, 27.3.2022).
Gesù ci ha detto: “Dobbiamo amare il prossimo” e queste parole ci entusiasmano, ma Gesù dice che il prossimo è l’abbandonato, il carcerato, l’uomo colpevole di delitti, l’uomo espulso dalla società, l’uomo che mai accetteremmo come ospite alla nostra mensa, l’uomo che…
Amare come? Gesù ci ha mostrato due gesti: la lavanda dei piedi e il boccone dato al traditore Giuda, chiamandolo amico.
Amare quando? Non quando capita, ma facendo in modo che capiti sempre. Spesso noi invece amiamo solo le persone simpatiche, i pochi amici, i pochi vicini, chi ci fa del bene.
L’Amore di Dio non seleziona!
Amare per primo, amare in perdita, amare senza aspettare il contraccambio, amare con perseveranza.
Madre Teresa di Calcutta diceva alle sue suore:
Andate, guardate, rendetevi conto della situazione e poi fate ciò che è possibile”.

Ascoltiamo la Sua voce 08/05/2022

ASCOLTIAMO L A SUA VOCE

8 Maggio 2022

Qualcuno parla, Qualcuno chiama. Tutti noi siamo chiamati da Dio a vivere una vita, a dare un senso alla nostra vita.
Oggi è la giornata del Buon Pastore. Gesù lo è.
Gesù è modello per chiunque abbia una missione da compiere, un impegno di servizio nei confronti di altri: padri, madri, insegnanti, catechisti, consacrati, sacerdoti.
Perché? Perché ogni vita è vocazione e oggi è il tempo dei battezzati.
Ogni laico cristiano deve scoprire, all’interno della propria comunità, il proprio ruolo e assumerlo con coraggio.
Gesù ci dice: ”Le mie pecore ascoltano la mia voce e mi seguono”.
E’ possibile oggi, tra tante voci, dedicare tempo ad ascoltare quella di Gesù? E’ possibile anche oggi conoscerlo, seguirlo, parlare di Lui, diffondere ad altri la Sua Voce? Oggi è anche la giornata di preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose. E’ un periodo di crisi, inutile negarlo. Preghiamo dunque, come ha voluto Paolo VI, per le vocazioni sacerdotali, ma mettendo il futuro nelle mani di Dio.
Per la chiesa è un’esigenza primaria che il prete continui a far sentire la sua voce, per portare parole di vita eterna, l’Eucaristia, il perdono dei peccati e altri sacramenti.
Francesco Alberoni ha detto: “Ci sono molti meno preti oggi e molte meno suore. Ma sono migliori. Li troviamo in tutti i luoghi in cui la società fallisce, dove gli esseri umani soffrono, dove i politici, i servizi sociali perdono la speranza. Allora arriva il prete”
Il Buon Pastore ha davanti a sé la fame, la sete, il desiderio di sicurezza delle sue pecore, e di queste esigenze è servo gioioso e sereno ( Padre Giovanni Vannucci).

Chiamami e io ti seguirò 01/05/2022

CHIAMAMI E IO TI SEGUIRÒ

1 Maggio 2022

Gli apostoli sono tornati a pescare sul loro lago. Ritrovano la barca, le reti, il vecchio mestiere. Sono delusi, scoraggiati, gettano le reti ma non pescano nulla.
Un personaggio sconosciuto si avvicina. Li invita a fidarsi e a gettare, ancora una volta, la rete dalla parte destra della barca.
La pesca è straordinaria. Riconoscono, solo allora, il Signore Gesù che poi si ferma sulla spiaggia a mangiare con loro.
E’ Gesù che prende la parola e chiede a Pietro per tre volte se lo ama, come se volesse metterlo alla prova, dopo il tradimento nella notte della passione.
Gesù non rimprovera, non rinfaccia, non accusa, non chiede.
A Dio non interessa né giudicare, né condannare. Lo stile di Dio è tenerezza, umiltà, misericordia.
Ciò che conta è: “Adesso, Pietro, mi ami tu? Pietro mi amerai d’ora in avanti? E’ in nome del presente e del futuro che il passato è perdonato e cancellato. Dio guarda avanti.
L’uomo non coincide col suo tradimento. L’uomo non coincide col suo peccato, ma con la sua capacità di amore futuro. Gesù è mendicate, mendicante senza pretese, si accontenta.
Sta a noi rispondere: Tu sai tutto, Signore, tu sai che un po’ di bene te lo voglio. Un po’ di bene tra tanta indifferenza, un po’ di attenzione tra tanta distrazione, tra tanto inganno.
Tu lo sai, Signore, chiamami e io ti seguirò.
Seguire Cristo, come è stato per Pietro, significa vivere la vita ogni giorno con amore, disposti a metterci in cammino dove Lui ci indicherà.