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Credere in Dio è credere nell’uomo 14/08/2022

CREDERE IN DIO E’ CREDERE NELL’UOMO

14 Agosto 2022

Gesù, tra la sua gente di Palestina, ha incontrato molti uomini rigorosi, osservanti, che andavano in sinagoga, digiunavano, pagavano le tasse ma, allo stesso tempo, non avevano interesse per i problemi dell’uomo, non difendevano gli orfani e le vedove.
Gesù che fa? Si mette dalla parte dei piccoli, dei poveri e li invita al suo banchetto. Perché lo fa? Perché Dio, suo Padre, non consente che alcuni tra i suoi uomini, suoi figli, siano disprezzati; non accetta che pochi mangino in abbondanza e molti muoiano di fame.
Dio è di tutti, tutti davanti a Lui sono uguali, anzi i più svantaggiati sono i più amati e protetti.
Ecco perché Gesù dice: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,49).
Gesù è con noi a lottare contro ciò che umilia gli uomini e le donne.
Avere fede in Dio è dunque abbracciare un progetto di vita personale e sociale. Non è un semplice modo per mettersi a posto la coscienza, ma un tentativo di risvegliarla di fronte ai problemi dell’uomo.
Il grande messaggio di questa domenica è quindi un messaggio di coraggio: Il cristiano non deve fermarsi di fronte alle difficoltà.

Siate pronti – dice il Signore 07/08/2022

SIATE PRONTI – dice il Signore

7 Agosto 2022

Per ben tre volte il Signore lo ripete. Siate pronti a qualcosa che sta per accadere, al padrone che torna, ad un ladro possibile.
E’ tempo di vacanza, di riposo, di festa e Gesù ci invita ad essere saggi, svegli anche nel mese di agosto.
Per noi cristiani l’attesa, l’avvenire non è QUALCOSA MA
QUALCUNO: DIO. Un Dio che trovando i suoi amici in attesa li metterà a tavola e passerà a servirli.
Il Signore verrà. Verrà però senza preavviso. Bisogna quindi tenersi pronti, fedeli e saggi.
Fedeli se ci comportiamo onestamente in attesa del ritorno del padrone.
L’attesa può essere dura, difficile, talvolta senza segni di vita, accompagnata da molte incertezze, nell’impazienza e forse nella delusione.
Saremo saggi se Gesù ci troverà Con la cintura ai fianchi e la lampada accesa” (Lc 12,35).
Noi tutti siamo partiti per un lungo viaggio la cui meta è l’incontro con Dio.
Il nostro viaggio non finirà nel nulla: finirà in un abbraccio con il nostro Dio.

Contare i nostri giorni 31/07/2022

CONTARE I NOSTRI GIORNI 

31 Luglio 2022

Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio” (Salmo 89).
La prima lettura odierna ci parla della vanità. Tutto è vanità.
Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte ad un altro che non vi ha per nulla faticato.
L’arte della saggezza non si impara facilmente perché solo con la SAPIENZA acquisteremo un cuore saggio.
Abbiamo bisogno di un MAESTRO che ce la insegni.
Scopriremo così, giorno dopo giorno, che siamo fortunati, benedetti, visitati ed amati dal Signore.
Quando avremo saputo valorizzare fino in fondo questa NOBILE SAPIENZA del guardarci indietro riusciremo a cogliere pazientemente le infinite meraviglie della nostra fragile esistenza.
Solo allora la vita ci sembrerà migliore. Nonostante tutto…
Evitiamo, nella nostra breve vita, di preoccuparci solo delle ricchezze accumulate, pensiamo piuttosto ad arricchirci presso Dio accogliendo le piccole gioie del quotidiano come un dono.

Signore, insegnaci a pregare 24/07/2022

SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE 

24 Luglio 2022

Gesù ci ha detto: “Quando preghi, entra nella tua camera e prega in silenzio” (Mt 6,6-8). E’ una preghiera rivolta al Padre con la certezza che verrà accolta, come ci dice l’evangelista Luca (Lc 11, 1-13).
La preghiera deve essere essenziale nelle parole e nei contenuti, breve, rivolta al Padre.
Pregare è saper “importunare” Dio. Dio, infatti, non desidera essere lasciato in pace; vuole partecipare alle nostre avventure e disavventure. Dio ama l’insistenza nella preghiera. Perché?
Perché, grazie alla preghiera, l’uomo si educa a guardare e desiderare nel modo giusto. La preghiera non può cambiare Dio, ma deve cambiare NOI.
La preghiera non ha lo scopo di ottenerci qualcosa ma di avvicinarci a Qualcuno, di metterci in comunicazione con Lui.
E’ un tempo prezioso. E’ il tempo dell’amore: per costruire l’amore e crescere in esso ci vuole fatica.
Perché chiedere? Perché cercare? Perché bussare?
Dobbiamo chiedere per diventare capaci di ricevere non ciò che vogliamo ma ciò di cui abbiamo bisogno: Dio stesso.
Perché nessuno basta a sé stesso.

Mettersi in silenzio per ascoltare 17/07/2022

METTERSI IN SILENZIO ED ASCOLTARE

17 Luglio 2022

Oggi il Vangelo ci racconta di Gesù che va a casa di Maria e Marta per mangiare e riposarsi.
Qualcuno deve darsi da fare (Marta) ma Gesù è contento, anche, che qualche altro (Maria) gli si sieda vicino per ascoltarlo.
E’ un inno all’amicizia, alla gioia di stare insieme.
Ascoltare una persona è un grande gesto di carità e di grande rispetto. Nella vita quotidiana incontriamo, spesso, persone portate più al dialogo, meno all’ascolto.
Tutti vogliamo parlare, tutti vogliamo che qualcuno ci ascolti, ma poi dobbiamo pagare per farci ascoltare da uno psicologo.
Gesù non solo ci parla ma è sempre in ascolto; possiamo prendere in mano il Vangelo e riflettere… Sentiamo il desiderio di parlare con Dio? Lui ascolta e risponde se facciamo silenzio attorno a noi. A lui possiamo dare del TU.
Ascoltare è una via per trovare le soluzioni ai nostri problemi.
Gesù ci può suggerire ciò che dobbiamo fare: quali possono essere le scelte e le risposte giuste.
Bisogna mettersi in silenzio ed ascoltareE’ un momento di riflessione, di ritiro, di preghiera, di incontro con Dio e con noi stessi.
Ricordiamo che le persone vengono prima delle cose da fare.

Tu amerai 10/07/2022

TU AMERAI

10 Luglio 2022

Un uomo incappò in una banda di briganti: viene spogliato, percosso, è incapace di muoversi, è mezzo morto, da solo non ce la fa.
Subito pensiamo alla marea di uomini spogliati della loro dignità, percossi, umiliati, sfruttati, morenti, abbandonati al limitare del deserto, annegati….
Dovunque il mondo geme. Ma, ecco, qualcuno passa per la stessa strada e non può non notare la situazione.
Nessuno può dirsi estraneo alle sorti dell’uomo, nessuno può dire: non mi interessa. Siamo tutti sulla medesima strada.
Non è spontaneo fermarsi. Non si fa carità per sentirci, noi, buoni e bravi. Ma… per soffrire insieme, perché l’altro ne ha bisogno.
Finale della parabola odierna. Chi è il mio prossimo? Chi devo amare oggi? Ogni uomo, ogni creatura, TU AMERAI.
Che farò domani? E dopo ancora? TU AMERAI.
Un piccolo gesto d’amore ci consentirà di accogliere l’infinito amore di Dio.

Prima vengono le persone. poi le cose 3/07/2022

PRIMA VENGONO LE PERSONE, POI LE COSE

3 Luglio 2022

Partono i discepoli, a due a due, forti solo di una parola, forti di un amico. Vanno per villaggi e campagne, instancabili, con il minimo delle cose necessarie. Prima vengono le persone, poi le cose.
L’unica cosa che conta lungo il viaggio è non perdere di vista lo scopo per cui si è intrapresa la missione e non lasciarsi distrarre da altro. Il messaggio che devono trasmettere è una parola: Pace: chi l’accoglie dimostrerà di essere figlio della pace.
L’uomo è stato creato per la pace, per la gioia, per la pienezza della vita.
Il Profeta Isaia, nelle prima lettura odierna, ci esorta ad avere fiducia in Dio che, più tenero di una madre, ci donerà pace, prosperità e consolazione.
Profeta è chi parla e annuncia pubblicamente. E’ un portavoce.
Non è colui che predice, un indovino del futuro, ma un annunciatore, un interprete della Parola e della Volontà di Dio.
Se il messaggio verrà rifiutato Gesù dice. “Non spaventatevi, perché non rifiutano voi ma il messaggio che voi portate, La responsabilità ricadrà interamente su di loro”.
Che ne sarà degli uomini, della pace del mondo, se io non mi impegno?
Le parole di Gesù, nel Vangelo odierno, sono davvero consolanti:
I vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,20).

Non abbiamo che cinque pani e due pesci 19/06/2022

NON ABBIAMO CHE CINQUE PANI E DUE PESCI 

19 Giugno 2022

Cinque pani e due pesci è quello che abbiamo e di cui, forse, ci vergogniamo quando addirittura non ci lamentiamo perché è troppo poco, ma è quanto basta.
Gesù vuole che mettiamo a sua disposizione quel piccolo canestro composto dalle nostre energie, dalla nostra intelligenza, dal nostro cuore, dai nostri sentimenti.
Questa è la nostra missione: metterci a disposizione.
Non possiamo mai dire di non aver niente da dare, In realtà abbiamo sempre molto nella nostra povertà: abbiamo a disposizione noi stessi. Nessuno è così povero da non avere niente da dare!
Dobbiamo tutti guardare avanti. Ciò vuol dire avere progetti, sempre, a qualunque età.
Perché? Per lasciare il mondo un po’ più bello e un po’ più buono di come l’abbiamo trovato.
Lottare non è facile, vivere nell’incertezza è davvero difficile, perseguire un progetto è arduo. A tutti viene voglia di mollare, specialmente quando arrivano le incomprensioni, magari da chi ci sta vicino e dovrebbe incoraggiarci.
La gente ha fame, tutti abbiamo fame: fame di attenzioni, di felicità, di una buona parola di incoraggiamento….
Se ognuno fa la sua parte, l’impossibile diventa possibile.

Neanche Dio può stare solo 12/06/2022

NEANCHE DIO PUÒ STARE SOLO (D.M. TUROLDO)

12 Giugno 2022

Oggi, domenica della Santissima Trinità, incontriamo:
IL PADRE, creatore, che ha comunicato la sua volontà al Figlio Gesù.
GESÙ, Figlio, ben consapevole delle capacità dei suoi discepoli. Sapeva che non erano in grado di seguirlo fino in fondo. Tuttavia Gesù aveva continuato ad amarli, come aveva sempre fatto.
Sulle sue labbra né parole di accusa né di rimprovero.
Emerge così uno dei tratti più veri dell’amore: non pretendere che l’altro soddisfi un mio bisogno ma accogliere quanto può dare.
Questo è ciò che fa Dio con infinita pazienza.
L’amore si esprime proprio come attenzione ai tempi dell’altro. Ci sono momenti e momenti e Gesù ha attenzione per i tempi di ciascuno di noi. Lo sanno bene i coniugi in crisi, i genitori delusi, sempre in attesa di… tempi nuovi… momenti felici… ritorni a casa… Nel vangelo odierno Gesù ci dice:
Per il momento non siete capaci di …” (Gv 16,12)
Per rincuorarci, per infonderci coraggio, Gesù ci dice anche:
Verrà lo Spirito di verità, Egli vi guiderà alla verità..”
(Gv 16,.13).
LO SPIRITO SANTO, terza persona della Santissima Trinità, sempre vicino ad ognuno di noi, per insegnarci ad amare, camminare, vivere. Quando avverrà tutto ciò? Quando diventeremo capaci di vivere secondo lo stile di Gesù, quando avremo fiducia in Lui e dilateremo il nostro cuore.

Il dono dello spirito effuso su tutti 05/06/2022

IL DONO DELLO SPIRITO EFFUSO SU TUTTI

5 Giugno 2022

Festa di Pentecoste, 50 giorni dopo la Pasqua.
Nel corso di duemila anni la Chiesa ha continuato a crescere e a diffondersi nel mondo. La liturgia di oggi ci parla della effusione dello Spirito che abita in noi e ci conduce. Nella Chiesa abbiamo imparato a riflettere sui sette doni dello Spirito: Spirito di Sapienza, di Intelligenza, di Consiglio, di Fortezza, di Scienza, di Pietà, di Timore di Dio. Tuttavia, alla luce delle Scritture, potremmo parlare di altri sette doni, nuova espressione dei doni dello Spirito.
Lo Spirito è Spirito di Santità ( Il Concilio Vaticano II ci dice che la santità è di tutti).
Lo Spirito è Spirito di Carità ( a ciascuno è dato il dono per l’utilità comune e deve essere posto a servizio dei fratelli).
Lo Spirito è Spirito di Libertà, non di schiavitù. Oggi siamo invitati a parlare liberamente nella Chiesa.
Lo Spirito è Spirito di Diversità ( i diversi doni, la moltitudine dei carismi sono frutto dell’azione dello Spirito).
Lo Spirito è Spirito di Novità ( anche nella Chiesa le novità sono frutto dello Spirito).
Lo Spirito è Spirito di Universalità perché la missione è universale ( tutti i popoli della terra possono sentire, nella loro lingua, il lieto messaggio della salvezza. Apertura in tutti i campi, verso altri cristiani, ebrei, altre religioni).
Lo Spirito, infine, è Spirito di Unità perché è Lui che crea la comunione nella diversità.
E’ proprio il Concilio Vaticano II che ci ha aperto all’unità per mezzo del movimento ecumenico e il dialogo interreligioso.