PRIMA VENGONO LE PERSONE, POI LE COSE

3 Luglio 2022

Partono i discepoli, a due a due, forti solo di una parola, forti di un amico. Vanno per villaggi e campagne, instancabili, con il minimo delle cose necessarie. Prima vengono le persone, poi le cose.
L’unica cosa che conta lungo il viaggio è non perdere di vista lo scopo per cui si è intrapresa la missione e non lasciarsi distrarre da altro. Il messaggio che devono trasmettere è una parola: Pace: chi l’accoglie dimostrerà di essere figlio della pace.
L’uomo è stato creato per la pace, per la gioia, per la pienezza della vita.
Il Profeta Isaia, nelle prima lettura odierna, ci esorta ad avere fiducia in Dio che, più tenero di una madre, ci donerà pace, prosperità e consolazione.
Profeta è chi parla e annuncia pubblicamente. E’ un portavoce.
Non è colui che predice, un indovino del futuro, ma un annunciatore, un interprete della Parola e della Volontà di Dio.
Se il messaggio verrà rifiutato Gesù dice. “Non spaventatevi, perché non rifiutano voi ma il messaggio che voi portate, La responsabilità ricadrà interamente su di loro”.
Che ne sarà degli uomini, della pace del mondo, se io non mi impegno?
Le parole di Gesù, nel Vangelo odierno, sono davvero consolanti:
I vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,20).