UNA CHIESA IN USCITA

17 Giugno 2018

Cinque anni fa la Chiesa pareva segnata da una crisi profonda aggravata dalle dimissioni di Benedetto XVI. Tante erano le voci che correvano: impossibile governare la Chiesa, una malattia misteriosa, troppi scandali alle spalle e alle porte.
In questo clima è arrivato, dalla fine del mondo, come da lui stesso indicato, papa Bergoglio che ha scelto di chiamarsi Francesco.
Che cosa ha fatto di così importante? Ha cominciato a governare la barca di Cristo. Come ? Camminando serenamente, volando da un paese all’altro del pianeta, con la sua borsa nera, per comunicare il Vangelo con simpatia.
In poche settimane il popolo cristiano si è come sollevato dal pessimismo che sembrava dominare la scena. La gente, anche quella solitamente ai margini della Chiesa ha cominciato ad accorgersi che succedeva qualcosa e a guardare con interesse il messaggio del Papa.
Il popolo di Dio riprendeva coraggio grazie ai suoi gesti e alle sue parole.
Dopo cinque anni dal marzo 2013 non si può dire che tutti i problemi della Chiesa siano risolti, che sia avvenuta la grande riforma della Curia Romana, che sia cambiata totalmente la gestione dello IOR (Banca Vaticana meglio conosciuta come Istituto per le opere di religione), che tutto vada bene ….
Ma c’è SPERANZA. Papa Francesco ha comunicato la Forza del Vangelo, umile e profonda. Le energie umane e spirituali di tanti credenti si sono risvegliate mentre i poveri, con un’evidenza unica nella storia della Chiesa, sono stati messi al centro della comunità cristiana.
La sua rinuncia a certi privilegi, quali l’abbigliamento e la sua residenza in Santa Marta, ha avuto una presa positiva sull’opinione pubblica.
La vera riforma è avvenuta però in un “modo pieno di vivere”. A cominciare dai vescovi e dai preti Papa Francesco ha offerto un concreto modello pastorale basato sulla comunicazione del Vangelo e l’amore per i poveri.
Come non ricordare le sue parole: “I pastori con l’odore delle pecore”!
La Chiesa è ancora carica di problemi ma non è più spaventata dal mondo, è tornata ad essere missionaria e ad essere attrattiva.
Il motto di Papa Francesco è quindi racchiuso nella parola “Uscire”.
Solo così sarà possibile raggiungere cristiani di altre confessioni (vedi l’incontro con i Luterani in Svezia), gente di religione diversa, persone in difficoltà, separati, divorziati ecc..
Il popolo di Dio è da sempre alla ricerca di modelli di vita cristiana incarnati nella realtà contemporanea, soprattutto in quello dei diseredati e dei poveri.Tali modelli sono indicati da Papa Francesco ad una Chiesa che cerca nuovo slancio: Don Milani, Don Mazzolari, Don Tonino Bello, Don Zeno, Chiara Lubich e altri ancora.