TU CHE NE DICI ? (Gv 8,5).

3 Aprile 2022

Il tema centrale del brano evangelico odierno è il perdono.
Una donna, sorpresa in fragrante adulterio, viene condotta davanti a Gesù, per essere lapidata. Gesù, interrogato, esclama:
Chi è senza peccato scagli per primo la pietra” (Gv 8,7).
Cosa vuol dire perdonare? Molti lo rifiutano perché sembra esprimere debolezza. Colui che perdona passa per uno che, di fronte al male, si arrende. Oggi, in generale, si invocano leggi forti e dure, autorità severe e decise, pena di morte. Ciò accade proprio perché non si è ancora capito il significato della parola PERDONO.
Che cosa vuol dire allora “perdono” secondo Gesù?
Innanzitutto che gli sbagli e i peccati di una persona non sono mai irreparabili. L’uomo, per quanto possa cadere in basso, può sempre risorgere, ed il perdono indica amore e speranza.
Gesù, l’uomo del perdono, non guarda tanto al passato, quanto al suo futuro, sogna un avvenire diverso e migliore.
In secondo luogo bisogna ammettere che ci sono cammini individuali, fatti di passi più o meno lunghi, differenti da persona a persona. Non si deve essere giudici troppo severi, né di se stessi né degli altri. Siamo sempre in cammino. Il non accettarci negli sbagli, il non accogliere gli altri nei loro sbagli, è segno di orgoglio e di presunzione.
In ultima analisi perdonare non è coprire il peccato, lasciar correre, giustificare.
E’ necessario ridare fiducia e speranza, facendoci compagni di viaggio di chi sbaglia. Il perdono esprime un di più di amore, di presenza, di affetto, affinché l’altro, che sia figlio, coniuge, fratello o amico, possa liberarsi, crescere.
Perdonare, insomma, non è dimenticare, ma prendere coscienza di una difficoltà da correggere con un supplemento di amore.