SENTIRSI NELLE MANI DI DIO

14 Novembre 2021

Il Vangelo odierno ci parla del sole che si oscura, della luna che non dà più la sua luce, delle stelle che cadranno dal cielo….
E’ un brano questo, dell’evangelista Marco, che ci trasmette un senso di paura e di sgomento. Sembra che la vita sia orientata al disastro. Ma è proprio questo il pensiero di Gesù?
Gesù vuole farci paura oppure usa un linguaggio nuovo per alimentare in noi la speranza?
L’immagine di Gesù non è catastrofica, ma positiva e chiede la collaborazione degli uomini. Non indica la fine ma la liberazione da divinità lontane, da falsi idoli, dai potenti della terra.
Se tutto è senza prospettiva, perché amare’? Perché volere bene?
Dentro ad un mondo che muore ogni giorno c’è anche, ogni giorno, un mondo che nasce. Cadono le cose vecchie, i costumi, le tradizioni, i comportamenti, ma ci sono anche sempre sentori di primavera.
L’invito è quello di vivere i conflitti e i cambiamenti come opportunità di crescita, come appello a incamminarci su strade nuove, educandoci a superare i conflitti, i dissapori, le ansie, le paure.
Gesù ci ha detto che “tutto passerà, tutto cambierà, ma le mie parole non passeranno”.
Il mondo è fragile e pure la nostra vita è fragile. Dove andremo a finire? Non si tratta di inquietare con annunci di paura, si tratta di vivere con responsabilità la nostra vita. Quel che è certo è che l’amore di Dio non cesserà di animare la nostra speranza.
Gesù è l’alleato fedele della nostra vita.
Non tutto finirà, non tutto finirà male. Lui non abbandonerà le persone che ama, gli uomini!