GESÙ CRISTO RE, RE DELL’AMORE

21 Novembre 2021

La nostra mente e il nostro cuore vengono spesso scossi da due domande: perché gli ebrei hanno rifiutato Gesù e il suo messaggio? E perché, anche oggi, molte persone rifiutano la sua proposta?
A non rifiutare Gesù è stata Maria, sua madre, Giuseppe, l’uomo al suo fianco, silenzioso e coraggioso, gli apostoli e molte altre donne.
Dal Vangelo sappiamo che Maria “non capiva” e, se non capiva lei, che era la madre e frequentava quotidianamente Gesù, possiamo ben immaginare le difficoltà e le incomprensioni degli altri. Perché? Come accettare Gesù che organizza un banchetto per il figlio spendaccione e non fa niente per il figlio fedele?
Oppure sapere che Gesù abbandona le novantanove pecore per cercare quella che si è persa! E ancora vedere Gesù che dà la stessa paga a chi ha lavorato una giornata intera o solo poche ore?
Quel che è certo è che Gesù lasciava molta gente stordita.
Per Gesù non basta osservare le regole e le leggi che la chiesa di allora dettava, senza conoscere in pienezza Dio, senza amore. Fermarsi alla pura osservanza delle leggi non significa incontrare Dio. L’amore va oltre le leggi.
Gesù, che oggi, davanti a Pilato, dichiara di essere Re, soggiunge: “Il mio regno non è di questo mondo, non è di quaggiù”(Gv 18, 36-37).
Il nostro Dio è RE, RE DELL’AMORE, che ci ama anche se lo rinneghiamo, anche se lo tradiamo, anche se lo rifiutiamo.
E noi, siamo pronti a riconoscere “RE” l’unico Signore della nostra vita? La storia, la nostra storia, avrà un termine e si concluderà con un giudizio. Gesù ne sarà il giudice.
Nell’attesa di quel momento siamo tutti invitati a provare gratitudine nei confronti del nostro Dio per la presenza, tra noi, dei sacerdoti.
Possiamo avere una settimana orribile, ma ogni domenica c’è qualcosa per noi. Potremo sederci su quella panca, su quella sedia, non importa dove… e potremo ricevere una Parola di vita, un’omelia, l’Eucaristia. Tutto questo è grande.