SENSIBILI AL DOLORE

4 Febbraio 2024

Ciascuno di noi vorrebbe riuscire a dimenticarsi di tutti i problemi e a divertirsi… la liturgia di oggi, invece, ci invita ad affrontare proprio il mistero della sofferenza e del dolore…
Non è perché Dio si diverte a “rovinarci la festa…” e neanche perché il cristiano non possa divertirsi e debba sempre avere il “muso duro”…
Anzi, Gesù si preoccupa della sofferenza che piaga, umilia, offende l’essere umano: egli è venuto proprio per liberarci da tutto ciò che ci rende tristi e ci fa soffrire! Noi siamo qui per ringraziare il Padre per averci dato suo Figlio che ci ha salvato con la sua morte e risurrezione; ma siamo qui anche per imparare da lui a prenderci cura di chi soffre, convinti che saremo tutti più realizzati e più felici se dentro di noi e attorno a noi il dolore e la sofferenza saranno sconfitti dalla nostra premura e dalla nostra solidarietà. La mano di Gesù ci sfiora ogni giorno, quando una parola, un incontro, una telefonata, un messaggio… riaccendono la speranza.
Gesù ci insegna, inoltre, che la preghiera è il momento in cui ci fermiamo per cogliere il senso del nostro vivere e capire le scelte che siamo chiamati a fare: il Padre sa già ciò di cui abbiamo bisogno… ma dobbiamo abbandonarci a Lui!


Con questo spirito viviamo la GIORNATA PER LA VITA!
Abbiamo bisogno di riconfermare il valore fondamentale della vita, di riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le persone, in particolare quelle familiari, che hanno nella dinamica del dono il loro carattere peculiare e insostituibile per la crescita della persona e lo sviluppo della società.