IO SONO CON VOI….. (Mt 28,20)

27 Maggio 2018

Oggi la liturgia ci invita a riflettere su uno dei misteri principali della nostra fede: la Santissima Trinità. Un mistero che accompagna ciascuno di noi nell’arco dell’esistenza: dal Battesimo – siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – fino al momento in cui, al termine della nostra vita, verremo affidati al Padre che ci ha creati, al Figlio che ci ha redenti, allo Spirito che ci ha reso forti e santificati.
Ma perché Dio è Trinità? Dio è Trinità perché è amore e l’amore non può essere solitudine o individualismo.
Dio che ama ha, per così dire, bisogno di un altro da amare e questi è il Figlio suo Gesù. E lo Spirito è il testimone, la presenza feconda e consolatrice di questo amore.
Il mistero della Trinità noi lo esprimiamo ogni volta che facciamo il segno della croce. Questo accade quando entriamo in una chiesa, quando passiamo vicino ad un capitello votivo, quando vediamo passare un carro funebre, quando affidiamo i nostri pensieri, i nostri affanni, i nostri cari a Dio Padre, quando …..
Gesù ci ha detto che Dio Padre ci ama, che c’è un progetto all’origine della nostra vita, che c’è un padre provvidente che vigila su tutto.
La parola di Dio ci parla di Gesù come punto finale a cui converge l’universo, la pietra di paragone a cui saremo tutti confrontati al termine della nostra vita.
La parola di Dio ci parla dello Spirito, che è la nostra forza, la nostra consolazione, colui che ci spinge a non misurare le nostre fatiche, ad andare oltre, a non fermarci nel costruire il futuro, a non fermarci su progetti meschini. A volte viviamo come se Dio non esistesse. Non ci facciamo troppe domande, non vogliamo complicarci la vita. Ci basta quel po’ che facciamo, ci bastano quattro preghiere e la Messa alla domenica.
Ma lo Spirito ci chiede di metterci nelle mani di Dio e di lasciarci convincere nei suoi progetti, di entrare nel suo meraviglioso gioco d’amore, di fidarci di lui e di lasciarci portare dove ci vuole condurre.
In questo nostro mondo pieno di storture, di problemi e di affanni chiediamo la forza di scorgere i tanti, piccoli, talvolta difficili progetti di amore.
Quante persone si sono complicate la vita, perso la vita, animate dal desiderio di donare, arricchire, migliorare, guarire le tante storie di dolore.
Pensiamo ai tanti missionari, ai martiri della fede, a coloro che gratuitamente spendono le loro forze e la loro vita a vantaggio dei più bisognosi.
Le ultime parole di Gesù sono state: “Andate dunque e fate discepoli in tutto il mondo…” Da allora intere generazioni di uomini non hanno ancora smesso di camminare! In tutti loro risuonano le parole di Gesù: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.