NON NASCONDERMI IL TUO VOLTO, SIGNORE (Salmo 26)

4 Giugno 2023

Dopo la festa di Pentecoste celebriamo la festa della SS.Trinità.
In realtà possiamo dire che tutti i giorni, in particolare la domenica, la celebriamo perché non c’è preghiera, non c’è liturgia, né gesto cristiano che non venga compiuto all’insegna delle parole: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Accogliendo nelle parole quotidiane il Vangelo di Gesù nulla andrà perduto del nostro vivere, agire e morire.
A confermarci in questa fiducia e a sostenerci in questo cammino è lo Spirito santo.
Non dobbiamo vergognarci di pregare perché, come canta un antico inno della chiesa: “Dov’è carità e amore, lì c’è Dio”.
Dio non è solitudine. Dio è famiglia. Noi stessi non riusciamo a sopportare la solitudine. E’ una comunione d’amore.
Se viviamo nell’amore, allora sappiamo aiutarci, amarci e perdonarci, come avviene in ogni famiglia.
Tante cose ci possono essere sottratte, ma l’amore nessuno ce lo può togliere.
La creazione è un segno convincente, ma ancora imperfetto di Dio. Il suo amore trova scogli difficili da superare: malattie, tragedie, terremoti, inondazioni che travolgono migliaia di persone e cose.
Spetta all’uomo, ad ogni uomo, curare, proteggere, migliorare l’ambiente che ci circonda.
Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio. E’ un Dio che si apre agli uomini, alle loro pene e alle loro speranze.