NELLA TRINITA’ LA SALVEZZA

16 Giugno 2019

Oggi la Chiesa entra nel cuore del mistero di Dio e ci fa riflettere sulla Trinità, uno dei misteri principali della nostra fede. La Trinità rimane una verità difficile da accogliere. L’Evangelista Giovanni ci dice che Dio è amore; quindi non può essere un Dio solitario, autosufficiente, chiuso in se stesso.
Dio Padre ha tanto amato il mondo da mandare suo Figlio Gesù in mezzo a noi. Dopo la morte di suo Figlio ha mandato lo Spirito Santo che ci guiderà alla verità tutta intera. Ecco le tre persone che formano, per così dire, Famiglia.
Il salmo responsoriale odierno recita: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi, il Figlio dell’uomo, perché te ne curi?”. E’ una domanda da rivolgere a noi stessi e ad ogni essere umano con il quale siamo in relazione.
Nel tempo e nel nostro cammino, che non conosce uguali l’uno all’altro, nella avversa e buona sorte, riusciamo a cogliere quell’illuminazione che ci viene dalle relazioni Padre, Figlio Gesù, Spirito Santo?
Quando entriamo in chiesa, quando ci segniamo la fronte, cosa siamo soliti dire? “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
S. Paolo, nella seconda lettura, ci invita ad essere saldi nella speranza e vantarci anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude… (Rm 5, 2 – 5).
Il Vangelo di Giovanni per rincuorarci dice: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portare il peso” (Gv 16,13).
Verrà, verrà lo Spirito della Verità.
Oggi, festa della Santissima Trinità, siamo invitati a vivere e a vedere, con nuova speranza, noi stessi e le persone che ci vivono accanto: genitori, figli, fratelliu, vicini, compagni di lavoro… di viaggio.
Vivremo sicuramente fallimenti e difficoltà ma non dobbiamo mai perdere la speranza di essere capiti, perdonati, amati.
Il nostro Dio, con il triplice Volto d’Amore, ci illumini e ci sostenga nel cammino!