NATALE DEL SIGNORE

20 Dicembre 2020

Il racconto della nascita di Gesù, narrata dall’Evangelista Luca, è comune a quella della stragrande maggioranza dell’umanità.
Potremmo raccontarla così: Una famiglia, obbligata a spostarsi, ad emigrare, si è trovata nella condizione di doversi rifugiare in una grotta, adibita a stalla, per far nascere il proprio figlio.
Per i poveri, andare a scaldarsi nelle stalle, era cosa assolutamente normale (anche nella nostra terra fino ad una settantina d’anni fa).
Era una situazione più dignitosa che vivere nelle baracche in cui vivono oggi tante persone. Così è nato Gesù, a Betlemme, sui monti della Giudea, per “avvolgere” di luce i pastori. Perché i pastori? Essi costituivano una delle categorie più disprezzate del tempo, considerati irrimediabilmente impuri.
Gesù, coerente dalla culla alla croce, riceverà per primo l’omaggio dei pastori e morirà sulla croce in mezzo ai malfattori. Non ci resta che scegliere: se vogliamo accostarci a Gesù dobbiamo metterci in fila con i pastori!
Dio si è fatto mani per alleviare le sofferenze di quanti incrociava sul suo cammino. Dio si è fatto attenzione e cura verso chi portava sulla sua pelle la disperazione e la sofferenza. Ha conosciuto sulla sua pelle l’incomprensione delle folle e persino dei suoi fidati amici.
Ha sperimentato l’entusiasmo delle folle e la condanna a morte nel momento del processo. Ha conosciuto l’amaro calice del rinnegamento di Pietro e ha sperimentato l’abbandono, sulla croce, del Padre: “Perché mi hai abbandonato?”
Ora, dopo duemila anni, chi reca l’annuncio della nascita di Gesù?
I genitori, i nonni, i sacerdoti, le suore, i catechisti, gli educatori, gli amici? Il solo annuncio può bastare? Ognuno di noi deve iniziare una propria personale ricerca di Gesù, più o meno facile, affascinante o sofferta.
Quel che è certo è che, alla fine, quando si ricerca ostinatamente,
L’incontro ci sarà e poi? Strada facendo anche noi incontreremo tanti cui dovremo annunciare e trasmettere la nostra gioia: Gesù è nato per noi.

BUON NATALE A TUTTI