L’AMORE VERO PARTE DAL SAPER ASCOLTARE

Nella settimana trascorsa abbiamo contemplato la gloria di Tutti i Santi e fatto memoria dei nostri fratelli defunti.
e forse, proprio pensando ai nostri morti, ci siamo chiesti: “cosa potevamo fare di più per loro?… e adesso: come possiamo esprimere concretamente il nostro amore?”
In fondo è una questione che si ripropone spesso nella nostra vita: cosa e come fare per esprimere l’amore? Come “dimostrare” l’amore a Dio e ai fratelli…?
In maniera sorprendente la liturgia di questa Domenica ci ricorda che prima di ogni sforzo “dimostrativo” è essenziale riconoscere il primo posto a Dio e ai fratelli, attraverso l’atteggiamento dell’ascolto!
A ben guardare non c’è essere vivente che non desideri essere amato. È il desiderio più grande che unisce tutto ciò che Dio ha creato.
Ma Gesù non si è fermato qui, è andato oltre: non si può amare Dio senza amare il prossimo!
L’Apostolo Giovanni dirà in proposito: “Chi non sa amare il proprio fratello che vede, non può certo amare Dio che non vede (4,20): è amando il prossimo che si ama anche Dio.
Nell’ultimo giorno, quello decisivo, il Signore non ci giudicherà per quanto amore abbiamo avuto per Lui, (preghiere, liturgie…) ma se abbiamo sfamato l’affamato, dissetato l’assetato, vestito il nudo… senza magari accorgerci che amando il prossimo abbiamo amato proprio anche lui. Amiamo Dio con il cuore che crede e anche con il cuore che dubita, quando splende il sole, quando siamo al buio, quando siamo felici, quando abbiamo paura… anche con le lacrime!