LA GIOIA DELLA FRATERNITA’
6 Settembre 2020
Il tema di fondo di questa domenica è quello della “Gioia della fraternità”, del “vivere insieme” aiutandosi.
Per arrivare alla gioia piena è necessaria la conversione del cuore e aprirsi quotidianamente all’amore concreto verso i fratelli.
Gesù, oggi, ci insegna come ci si deve comportare quando, nella vita fraterna e nella vita sociale, ci sono offese.
Umanamente è facile, anche senza volerlo, ferire un altro.
Che fare? Occorre praticare il perdono.
Il teologo Romano Guardini si chiedeva: “Perché perdonare, dunque? Perché il perdono è più umano, Chi si tiene il suo diritto, si pone al di fuori della società. Bisogna invece pensare che si è uomini tra uomini e che siamo legati tutti da un destino comune”. Una vita di comunità, di fraternità, è possibile solo se non lasciamo spazio alle tensioni, agli istinti, alle passioni e ambizioni che quotidianamente scatenano violenze e guerra in tutto il mondo e spesso anche nel nostro cuore.
L’armonia, la gioia, sono dono di Dio e sono a caro prezzo!
Richiedono un percorso duro e faticoso perché siamo tutti peccatori.
Correggere il fratello che sbaglia è scomodo. E’ più facile giudicare, mormorare, sparlare … condannare. Se davvero vuoi bene a tuo fratello occorre “correggerlo faccia a faccia”. E’ la cosa più difficile, ma la più onesta. Sapersi correggere è la prova che si è fratelli. Infatti puoi avvertire uno che sbaglia solo se per te è davvero un fratello da amare.
Diventiamo fratelli quando troviamo il coraggio di venire corretti e di correggere. La Chiesa, voluta da Gesù, è una comunità di peccatori capaci di caricarsi del peso dei propri compagni di viaggio.
Anche chi commette un errore ha bisogno, per risollevarsi e cambiare strada, di stima, di affetto, di aiuto.
Del resto, dove va a finire l’amore se chi sbaglia viene escluso?
“Se tu perdoni, perdona per amore” Sant’Agostino.