LA DOMENICA DELLA GIOIA 17/12/2017

LA DOMENICA DELLA GIOIA
17 Dicembre 2017

La terza di Avvento è detta anche la domenica della Gioia.
Il Signore viene e rinnoverà ogni cosa, il Signore viene e ci sorprenderà.
Natale è vicino e noi dovremmo essere tutti nell’impazienza dell’attesa e dell’incontro con Gesù. Come ogni anno, forse, stiamo vivendo la frenesia dei preparativi per il Natale: il pranzo, l’acquisto dei regali, gli auguri…
Come cristiani siamo invitati a trovare il modo per non cadere nel consumismo più sfrenato.
Gesù, nascendo, ha rifiutato ricchezze, onori, potere e si è fatto difensore dei poveri, degli ammalati, degli esclusi, dei miserabili, dei peccatori.
Il profeta Isaia, nella prima lettura, ci dice: “ Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà, la scarcerazione” (Is 6,1)
San Paolo, nella seconda lettura, ci dice: ”Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa è infatti la volontà di Dio” (1Ts 5,16-18). Siamo invitati a vivere il Natale con il sorriso.
Nel Vangelo di questa domenica è centrale la figura del Battista che, con la sua vita, è stato un testimone credibile e convincente.
Giovanni Battista viveva nel deserto e con la sua voce invitava a preparare la strada al Signore.
Oggi, circa un terzo della terra, è deserto. Ciò che più preoccupa è, però, il deserto dell’anima, dei sentimenti.
Noi cristiani sperimentiamo spesso la solitudine, la mancanza di persone di riferimento, di qualcuno di cui fidarci, a cui poter telefonare… Spesso viviamo le nostre giornate con la TV e la radio accese.
Usciamo dalla nostra solitudine e parliamo con qualcuno, impariamo a pregare, a conoscere Dio, a leggere la Bibbia, ad attendere il Signore che viene.
Come ci stiamo preparando al Natale che viene? Conosciamo già Gesù?
In che modo Gli andiamo incontro? Come Lo accoglieremo?
Lasciamoci illuminare dalla venuta del Signore.
– Per tutte le nostre infedeltà, miserie e debolezze chiediamo perdono.
Se non siamo stati di consolazione per nessuno chiediamo scusa.
– Se non diamo testimonianza secondo la volontà di Dio, se disprezziamo la
Parola annunciata domandiamo pietà.
Seminiamo a piene mani, consapevoli dei nostri limiti, ma fiduciosi nella bontà e nella forza del seme sparso.