GESÙ GUARISCE

5 Settembre 2021

Gesù guarisce perché non ama la sofferenza, il dolore, la croce.
La persona malata o sofferente si sente schiacciata da impedimenti che la bloccano o condizionano le relazioni umane e sociali.
La cultura cristiana ha spesso presentato la fede come rinuncia, sofferenza, mortificazione, non considerando che Gesù è venuto, invece, a portare la gioia: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”
(Gv 15,11). I miracoli che Gesù compie esprimono il desiderio di un’umanità senza dolore, malattie, emarginazioni. Il credente è chiamato a lottare contro la sofferenza.
Nel Vangelo odierno incontriamo Gesù che avvolge un sordomuto del suo affetto: prima lo ama e poi lo guarisce.
La sordità era considerata una maledizione perché impediva di ascoltare la parola del Signore.
C’è bisogno di recuperare il valore dell’affettività fisica. Il saper abbracciare, non solo tra sposi o tra madre e padre con i figli, ma pure tra amici, genera un calore e un affetto che infondono coraggio e amore.
Oggi si parla molto sul valore terapeutico dell’abbraccio!
Galimberti, noto filosofo e psicanalista, scrive: “La malattia di molti giovani è la mancanza del desiderio, del desiderare la vita. Il deserto affettivo sembra diventato il paesaggio abituale di molti dei nostri figli”.
L’episodio evangelico è rivolto a ciascuno di noi perché restiamo disponibili e aperti nei confronti di chi ci parla e di chi ha bisogno di una parola per sentirsi vivo.