CHI SONO IO PER TE?

12 Settembre 2021

I discepoli avevano scommesso il loro presente e il loro futuro su quell’uomo, Gesù, tanto da abbandonare persino occupazioni ed affetti.
Lungo la strada, simbolo della vita, del nostro cammino quotidiano, dalla bocca dei discepoli escono parole spontanee.
Per i discepoli e anche per noi tutti è sempre attuale la domanda di Gesù: “Ma voi, chi dite che io sia?”.
Pietro, nel suo slancio generoso, non esita a dirgli chi è: “Tu sei il Cristo!”
La professione di Pietro è sincera ma è sotto la croce che, un pagano, il centurione romano, vedendo quell’uomo, Gesù, morire in quel modo, potrà esclamare: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio!”
Gesù, il Maestro, aveva capito bene che, per i suoi discepoli, era troppo difficile capire ed accettare le sue parole. Per i suoi amici Gesù era la soluzione di tanti problemi. Israele poteva sbarazzarsi finalmente e definitivamente della odiata occupazione romana.
Com’era possibile, per loro, restare ad ascoltare Gesù che parlava della propria sofferenza, della propria morte e quindi della propria sconfitta?
Lo stesso Pietro dirà: Non ti accadrà mai!
Non può esistere un Dio debole, impotente.
Allora, perché Dio è impotente? Perché non violenta la libertà dell’uomo, la nostra libertà. Dio rispetta la nostra libertà di aderire o meno al suo progetto.
Non è forse quello che molti genitori si ritrovano a vivere quando i loro figli intraprendono strade pericolose, sentieri difficili, scelte dolorose?
Noi non sappiamo quale sarà il nostro futuro, il nostro domani.
L’importante è pedalare al massimo delle nostre capacità e CREDERE!
Credere di non essere soli e di avere Gesù al nostro fianco.