LA LEGGE DEL CUORE 

29  Agosto 2021

Leggendo il Vangelo odierno respiriamo aria di libertà, sentiamo una perenne freschezza e un vento creatore che apre a cammini nuovi.
Oggi incontriamo Gesù che, nel suo andare dentro il dolore, viene da villaggi e campagne.
A Gesù venivano portati i malati, sulle piazze, sulle strade, dai tetti.
In questo suo agire Gesù si scontra coi Giudei preoccupati più per le mani lavate e altri formalismi vuoti piuttosto che tenere buoni rapporti coi pagani.
I Giudei coltivavano una religiosità che non univa gli uomini ma li separava.
Era una religione dei muri e non dei ponti.
Gesù vuole cambiare questo modo di vivere ed afferma:”Non c’è nulla fuori dall’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro” (Mc 7,15)”
Gesù attribuisce al cuore, e soltanto al cuore, la possibilità di rendere pure o impure le cose.
Va quindi rifiutata ogni forma di religiosità puramente formale, esteriore, rituale, abitudinaria, che non nasca dal cuore.
Accendere una candela, fare celebrare delle Messe, recitare il rosario sono ottime espressioni di religiosità ma devono essere accompagnate dalla fede e dalla disponibilità alla conversione del cuore.