CHE COSA CERCATE ? (Gv. 1,38)
19 Gennaio 2020
Dopo aver incontrato Gesù che viene battezzato da Giovanni sulle rive del Giordano, oggi troviamo Giovanni Battista che indica Gesù come “ l’Agnello di Dio”.
Perché Gesù viene indicato come l’Agnello?
L’agnello è un animale piccolo, candido, mite, del tutto indifeso, che non apre bocca e non oppone resistenza neppure quando viene condotto al macello. Così è il Signore Gesù che viene a sacrificarsi per noi. Con la sua mitezza vince la violenza, con la sua dolcezza vince la durezza del nostro cuore, con la sua morte e con il suo patire sconfigge la morte e ci dà la vita. Ogni giorno dobbiamo scegliere la via dell’abbandono fiducioso, della fede, anche quando le situazioni familiari sembrano assurde o sono difficili al punto da sembrare impossibili, perché dove tutto sembra impossibile, può e vuole agire la potenza di Dio.
“Impossibile presso gli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio” (Mc 10,27).
Anche se talvolta è difficile appoggiamoci a Lui! Possiamo così fare l’esperienza delle beatitudini dell’uomo a cui Dio condona continuamente il peccato per condurlo sulla via dell’amore. SeguiamoLo nella certezza di essere accolti, guidati, condotti.
Mettiamoci in atteggiamento di ricerca e chiediamoci:
Siamo disposti a trovarlo, incontrarlo, come hanno fatto i Magi?
Siamo pronti a diventare suoi testimoni?
Ci siamo già messi sulla sua strada?
Allora ogni giornata, comunque si presenti, con il sole o con la pioggia, con la salute o con la malattia, con la prosperità o con difficoltà e avversità, potrà essere comunque accolta come dono di Dio e tempo di salvezza.
“In ogni cosa rendete grazie, perchè questa è la volontà di Dio verso di voi” (I Tess. 5,18). E’ l’espressione più evidente di una serenità, speranza e piena fiducia interiore nel Signore.