CERCATORI DI DIO

5 Gennaio 2020

L’Epifania celebra la manifestazione del Signore e indica che Gesù Bambino, anche se è nato in un luogo povero e oscuro, è venuto per rivelarsi a tutto il mondo; non ha voluto manifestarsi soltanto ai pastori e agli abitanti di Betlemme, non è venuto soltanto per Israele, è venuto per tutti.
Oggi ricordiamo la venuta dei Magi, personaggi misteriosi e simbolici. Essi rappresentano tutti i popoli chiamati alla salvezza. Vengono da lontano, affrontano i rischi di un lungo viaggio, portano i doni, si inginocchiano, riconoscono la divinità di Gesù e lo adorano.
Offrono doni ricchi di significato: l’oro, a riconoscimento della regalità di Cristo; l’incenso, simbolo della sua divinità; la mirra, a sottolineare la sua umanità.
I Magi hanno visto una stella, si fanno delle domande, si mettono in ricerca, in viaggio diventano “Cercatori di Dio”.
Il Cardinale Martini diceva: Ci sono quelli che rifiutano il riferimento a Dio: nessuna inquietudine, nessuna domanda. Ci sono poi quei battezzati che dicono di credere in Dio, ma non accettano la comunità cristiana. Il loro cristianesimo non tocca la vita quotidiana. Ci sono infine i credenti: una minoranza tra tradizionalisti, fedeli comuni e quelli appartenenti a movimenti, associazioni ecclesiali.”
Se c’è comunque una categoria di persone a cui Dio sorride, è certamente quella di chi si mette alla sua ricerca, di chi, in qualche modo, è insaziabile del desiderio di Dio.
Noi non potremmo metterci alla ricerca di Dio se non sentissimo dentro di noi che Lui ci sta cercando da sempre, anzi che ci ha già trovati, che Lui crede in noi anche se noi abbiamo la sensazione di non credere in Lui. (Cronin).
Abbiamo sempre bisogno di avere il nostro sguardo rivolto a Cristo, che è la nostra luce e splende ogni giorno su di noi.
Cosa spetta a noi cristiani? L’impegno di non trattenere in noi la luce, ma di lasciarla trasparire nella nostra vita, nella nostra condotta.
Diventeremo così “una stella guida” che conduce sicuramente a Gesù.