BUON CAMMINO

19 Dicembre 2021

Oggi la liturgia ci descrive l’incontro tra Maria ed Elisabetta.
Queste due donne ci insegnano l’arte dello stupore. Una, Maria, vergine, in ansia per quello che le sta succedendo, l’altra, Elisabetta, sterile, incredula, nascosta da cinque mesi agli sguardi altrui. E’ proprio vero! E’ la fede di queste due donne a permettere la vita di Dio.
Dio può far sorgere figli di Abramo anche dalle pietre. E’ un invito a tener viva la speranza: c’è un Dio che opera!
Maria si è lasciata trasformare, sorprendere, disponibile al nuovo, all’inaspettato. Dopo l’incontro con l’angelo Gabriele “Maria si alzò e si mise in cammino”. Un cammino durato tre giorni. Il cammino è la vera dimensione della nostra vita.
Quando Dio chiama, quando Dio parla, il segno della sua Parola è l’alzarsi, darsi una meta, intraprendere un nuovo percorso, con gioia, con prontezza, perché l’amore ha sempre fretta, non sopporta ritardi. Chi accoglie la Parola di Dio sente nascere l’impegno, sa scoprire sentieri nuovi, inesplorati.
Elisabetta, parente di Maria, ci insegna l’arte della riconoscenza, l’arte della sorpresa, la gioia dell’accoglienza.
E noi siamo pronti ad accettare la volontà di Dio che agisce, talvolta sorprende, che ci chiede di avere fiducia, di pregare incessantemente, anche quando ci sembra di essere soli?.
Chi di noi non ha mai provato l’esperienza del silenzio di Dio?
Anche i Santi hanno provato l’esperienza della notte buia, della delusione, del fallimento!
Beati noi se sapremo credere alla Parola di Dio, se sapremo accettare, esultare di gioia. Beati noi se sapremo credere al Signore che viene tra noi, con forza e tenerezza.
La bella notizia di questa settimana? Dio viene, continua a venire nel modo più inatteso. Siamo pronti a stupirci, ad accoglierlo?