BATTEZZATI: IMMERSI IN CRISTO STUPITI DEL SUO STILE DI VITA!

La Festa del Battesimo di Gesù, che segna la conclusione del Tempo di Natale e l’inizio del Tempo Ordinario, continua il senso dell’Epifania, cioè vuole aiutarci a riconoscere il Signore che si manifesta“: in particolare siamo invitati a riconoscere che Dio ci è Padre e che essere cristiani ci impegna a vivere da suoi figli.
Il battesimoimmerge”, immette il cristiano nella vita in Cristo e lo incammina a vivere la propria esistenza come Gesù stesso ha vissuto, mettendosi alla scuola della pratica di umanità di Gesù di Nazaret.
È difficile credere ad un annuncio di salvezza quando la salvezza non è tangibile… vi è una fatica a credere anche perché la Parola impegna a un lavoro su se stessi: impegna ad abbassare le altezze che ostruiscono la vista e a spianare gli avvallamenti che ostacolano l’incontro, chiede di rompere con l’alterigia e l’orgoglio che impediscono di vedere la realtà in modo non deformato e chiede di uscire dagli abissi di depressione e disperazione che richiudono su se stessi e accecano.
Gesù si mostrerà dalle sue opere come Messia mite che narra un Dio che non strappa la zizzania dal campo dov’è seminato il buon grano, che attende i tempi di maturazione del seme e della crescita della pianta, che si oppone ai discepoli che vorrebbero che facesse scendere un fuoco dal cielo per consumare i samaritani che non lo hanno accolto. Gesù dirà di essere venuto a gettare un fuoco sulla terra (Lc 12,49), ma questo fuoco non deve bruciare né scorie, né peccatori, ma è il fuoco in cui Gesù stesso sarà immerso, battezzato: il battesimo in Spirito santo e fuoco ci sarà ma alla Pentecoste, quando Gesù sarà già passato attraverso la prova della passione e morte. Giovanni apre la strada, ma non comprende in pienezza Colui che viene dopo di lui. Anche noi, come Giovanni, dobbiamo stupirci di Gesù, dobbiamo restare sconcertati, dobbiamo ricevere luce per cambiare la nostra visione, il nostro sguardo.