ANDIAMO CON GIOIA INCONTRO AL SIGNORE: EGLI E’ VENUTO, VIENE, VERRA’!

Questa prima Domenica del nuovo Anno Liturgico è una ulteriore occasione che il Signore ci offre per vivere nella sua amicizia.
Se ci guardiamo attorno, saremmo tentati di lasciarci afferrare dal pessimismo, dall’angoscia, dalla paura… Ma noi che crediamo in Gesù Cristo sappiamo che questa nostra storia di uomini e di donne è anche la storia di Dio!
È necessario individuare e promuovere tutto ciò che può liberare l’uomo dalla morte, dalla schiavitù, dall’egoismo, dalla miseria, dall’ansia, dalla paura e dalla superficialità.
Noi siamo tutti invitati a mantenere nel mondo la vigilanza per fuggire dal male e accogliere i segni del ritorno del Figlio dell’Uomo.
L’immagine poetica che nella prima lettura esprime il modo di agire di Dio è quella del germoglio: simbolo di una realtà che si sviluppa con dolcezza, senza distruzioni, senza sconvolgimenti, ma anche in maniera inarrestabile e potente.
Noi riconosciamo in Gesù quel germoglio: Gesù ridona speranza: “risollevatevi e alzate il capo”.
La seconda lettura parla di “crescere e sovrabbondare nell’amore”: si tratta della stessa realtà espressa dall’immagine del seme. Non è determinante la piccolezza iniziale: per la potenza dello Spirito, attraverso una lenta crescita, si arriva alla sovrabbondanza. Il Tempo di Avvento ci invita a coltivare la speranza: non importa da dove partiamo: l’amore di Dio vuole farci avanzare fino alla sua stessa misura di amore. Volgiamo allora verso l’avvenire che Dio ci prepara uno sguardo di fiducia e di speranza, prendendo coscienza che celebrare il Natale significa essere disposti ad accogliere Cristo e il suo Vangelo nella nostra vita.