TEMPO DI QUARESIMA

10 Marzo 2019

Mercoledì scorso è iniziata la Quaresima con un rito suggestivo, tradizionale, quello delle Ceneri, che invita alla penitenza per entrare in un atteggiamento di conversione.
Iniziamo un periodo forte, quello dei quaranta giorni della Quaresima, un tempo abbastanza lungo destinato a farci vivere nel modo più pieno la Pasqua. Quaranta giorni e quaranta notti dura il diluvio. Israele, in fuga dall’Egitto, trascorre quarant’anni nel deserto prima di entrare nella terra promessa. Per quaranta giorni fanno penitenza gli abitanti di Ninive, la città corrotta, per ricevere il perdono di Dio. Quaranta giorni e quaranta notti cammina il Profeta Elia per raggiungere il monte di Dio ecc…
Fin dai tempi antichi la Quaresima fu considerata un periodo di rinnovamento della vita. Le pratiche consigliate erano soprattutto la preghiera, il digiuno, la solidarietà, l’elemosina, la carità.
Quaresima dunque come esperienza di deserto per l’intera Chiesa e per i singoli cristiani.
Il deserto riduce l’uomo all’essenziale, lo libera dal superfluo, dalla vanità, gli fa riscoprire le cose indispensabili: l’acqua, il cibo, l’importanza di un sentiero, di un’orma da seguire, di una stella per orientarsi.
Anche Gesù ha voluto provare l’esperienza del deserto dove ha abbracciato le tentazioni. Le tentazioni di Gesù sono praticamente le tentazioni a cui sono soggetti gli uomini di tutti i tempi.
E’ facile illudersi che il grande problema della vita, o i piccoli problemi quotidiani siano superabili con un po’ di denaro, con la sicurezza economica, cambiando automobile.
Ma è tentazione anche ricercare il successo, desiderare di stupire, di farsi battere le mani, di colpire, di fare buona impressione, diventare simpatici.
Sono tentazioni perché chi si affida a queste cose attende in qualche modo la salvezza da esse, mentre la salvezza è qualcosa di più profondo e di più personale.
Gesù, uomo nuovo, superando le tentazioni, diventa per noi sicurezza e possibilità di vittoria. Gesù, infatti, non si limita ad indicarci la strada, ma ci sostiene nei momenti difficili, della prova.
Ritagliamoci, in questo inizio di Quaresima, qualche spazio di silenzio e di solitudine, lontani dalla TV, da Internet, dal solito ritmo assordante.
Gusteremo pace e serenità.