TUTTO NASCE DAL CUORE

3 Marzo 2019

Gesù si fa per noi maestro di vita e ci invita a trasformare la nostra fede in fatti concreti, in gesti vissuti, significativi, trasparenti. A guardare con occhio buono, a non farci severi ed incoerenti giudici degli altri.
Gesù ci esorta a riconoscere le nostre incoerenze e debolezze prima di condannare quelle degli altri; a dimostrare coi fatti la bontà del nostro cuore.
Talvolta, in noi tutti, si insinua una sottile volontà di farci padroni della vita degli altri. “Può un cieco fare da guida a un altro cieco”? Non cadranno tutti e due in un fosso?” (Lc 6,39). Gesù ci dice: Non ritenetevi superiori agli altri, non cercate di condurli dove volete voi.
Gli uomini, continua Gesù, sono sempre pronti ad indicare la strada agli altri, ma poi fanno fatica a riconoscere la propria cecità, che si nasconde facilmente nella loro presunzione, nell’arroganza, nel senso di superiorità, nell’invidia, nella voglia di dominare.
Anche in famiglia, nell’ambiente di lavoro o parrocchiale, spesso cerchiamo di dominare quelli che si trovano al nostro fianco.
Gesù propone di vivere semplicemente nella fraternità, nella comunione, nella condivisione e nell’amore.
La bontà è qualcosa che nasce dal di dentro; è una disposizione dell’animo, è un atteggiamento mentale, un orientamento di vita.
Se l’intimo dell’uomo è buono, saranno conseguentemente buone anche le sue scelte, perché è dal cuore dell’uomo che nascono la bontà e la cattiveria.
La bontà è una virtù trasparente e rivela lo stato d’animo di chi agisce.
Ciò che noi siamo parla prima e più forte di ciò che noi facciamo.
Una persona buona è anche una persona saggia. La sua bontà d’animo l’ha aiutata a migliorare, a praticare la misericordia, a chiudere un occhio.
Gesù stesso ci prende per mano e ci fa vedere e capire che tutto parte dal nostro cuore capace di amare, di apprezzare, di stimare ciò che fanno gli altri.
Con lo stesso cuore noi siamo anche in grado di odiare, di denigrare, di condannare altri uomini.
La Parola ci dice: “ Togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello” (Lc 6,42).