TENTAZIONI DI GESU’:
TENTAZIONI DEL DISCEPOLO!
Ascoltando il pressante invito “convertiti e credi al Vangelo!” siamo entrati nel Tempo santo della Quaresima.
In questi quaranta giorni dobbiamo chiederci se vogliamo veramente essere uomini liberi: e lo Spirito Santo ci farà capire che libertà non è fare ciò che si vuole, ma realizzare la propria umanità, diventando sempre più “immagine e somiglianza” di Dio, nostro Padre; solo allora saremo liberi dalla schiavitù dell’avere, del potere, del successo.
Nel deserto in cui spesso si trasforma la nostra vita, il Signore non ci fa mancare la sua “com-pagnia”, spezzando per noi il pane della sua Parola e del suo Corpo.
Al cuore della Chiesa l’Eucaristia è magistero di lotta anti-idolatrica. I cristiani devono ottemperare i tre comandi: celebrare l’eucaristia; servirsi gli uni gli altri; pregare. Queste sono tre notae ecclesiae: fractio panis, comunione, preghiera (At 2,42).
La fede che ha condotto Gesù a vincere le tentazioni deve diventare la fede dei discepoli nella loro lotta contro le tentazioni. Fede nutrita e rinvigorita dall’Eucaristia.
Come la stagione e la natura si stanno orientando decisamente verso la primavera, che farà rifiorire la vita dopo la nudità e il freddo dell’inverno, così ciascuno di noi (e la nostra Comunità) è chiamato a lasciare l’egoismo e l’orgoglio e prepararsi a portare i frutti della fraternità e della pace: è questa la “nuova creazione” che Dio vuole realizzare nonostante il peccato dell’uomo; è questa la “conversione” a cui Gesù ci invita col suo Vangelo.