SIGNORE ACCRESCI IN NOI LA SPERANZA

6 Novembre 2022

Anche fra noi cristiani vi sono alcuni che professano un cristianesimo senza risurrezione, una fede che ha come unico orizzonte i giorni dell’uomo, nulla più.
Il dopo è escluso e al massimo arriviamo a pensare ad un dopo come premio per il bene compiuto o una punizione per il male commesso.
Credere nella risurrezione è, per tutti noi, difficile.
Quando ci manca la prospettiva dell’eterno, del Paradiso, di una vita nuova, la nostra esistenza, qui, ora, su questa terra, diventa triste, senza speranza.
Dovremmo, invece, anticipare qui, su questa nostra attuale esistenza, la fede in ciò che vivremo nel Paradiso.
La folta schiera di Santi che ci hanno preceduto, indicandoci sentieri talvolta impervi e dolorosi, ci deve essere di stimolo per vivere bene la nostra esistenza attuale.
Più forte della morte è l’amore!
Ad avere la meglio sulla morte sarà l’amore che non avrà mai fine perché resterà anche quando la vita terrena sarà conclusa.
Nel libro “ I fratelli Karamazov” il grande scrittore Dostoevskij ha scritto: “Resusciteremo senz’altro, ci vedremo, ci racconteremo l’un l’altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato”.
Come cristiani dobbiamo credere nella vita senza fine, nella vita eterna e rendere importante il nostro momento nella vita terrena.
Coloro che avranno creduto seriamente alla risurrezione risorgeranno” (Lc 20,35).