LA FIDUCIA

28 Giugno 2020

Nel Vangelo odierno Gesù indica alcuni comportamenti necessari per poter essere suoi discepoli. Gesù arriva a chiederci: Qual è l’amore che regola la vostra esistenza? I genitori, i figli, la vita?
Sono tutti amori che conosciamo, amori verso i quali investiamo tempo e forze. Sono amori spesso in conflitto, in cui siamo chiamati a scegliere, sacrificare qualcosa, trovare compromessi.
A volte ci chiediamo cosa sia bene fare e non lo sappiamo, perché ogni amore ha esigenze che ci tirano da una parte o dall’altra.
Il Vangelo odierno dice che c’è un amore che può ordinare tutti gli altri, un punto di riferimento dal quale partire. Questo amore è il Signore!
Gesù vuole raggiungere il centro del nostro cuore per darci una vita nuova, per darci stabilità, ordinando tutti gli altri amori, mettendoli alla prova e facendoli crescere. Ma ciò comporta alcune esigenze.
Siamo chiamati ad amare i nostri genitori e i nostri figli in modo giusto e santo desiderando per loro la felicità eterna: tutto il Bene che è Dio stesso. Questa via per seguire Cristo è difficile!
Gesù, portando la croce, ci esorta a guardare con tanta bontà e benevolenza anche i poveri e gli ultimi; quanti ce ne sono, magari anche tra chi è accanto a noi.
Dobbiamo saper vedere i poveri e i fratelli con uno sguardo d’amore capace di cogliere le loro vere necessità, intuire la loro solitudine, le loro ferite, le loro speranze, le loro angosce, tutto quello che nel cuore umano ha bisogno della visita del Signore.
Di fronte a ogni nuova scelta, ogni giorno dobbiamo chiederci:
Chi voglio seguire? Con chi voglio rimanere? Quale amore scelgo?
Se scegliamo e seguiamo Cristo certamente non ci mancheranno le fatiche, le prove e le tentazioni, ma la sua grazia ci verrà incontro ogni mattino come egli ci ha promesso.