GESU’ CI VUOLE LIBERI DALL’AVERE E LIBERI DAL POTERE
Sono due esigenze sulle quali Gesù non scende a compromessi: su molte debolezze umane Gesù si mostra comprensivo e paziente, ma sul rapporto con il potere e il denaro Gesù ha parole nette, dure, inflessibili.
Il potere e il denaro, infatti, esercitano sull’uomo una forza di seduzione unica alla quale pochi sanno resistere.
Per Gesù il denaro e con esso tutte le preoccupazioni legate alle ricchezze ci privano di quella libertà non solo necessaria ma indispensabile per “entrare nel regno dei cieli”.
Il Vangelo di questa Domenica racconta di un uomo ricco, senza dargli un nome: egli sente che qualcosa gli manca e corre incontro a Gesù perché avverte un vuoto dentro di sé.
E chiede: “Cosa devo fare per essere felice?”… è sincero, cerca davvero di colmare la sua sete di vita.
Di fronte alla proposta di Gesù di vendere tutto quello che ha per darlo ai poveri, il suo volto si oscura: è spaventato e se ne va triste.
A quest’uomo manca la decisione che può dare valore alla vita!
Ciascuno di noi porta con sé il desiderio vivo e l’impegno forte di vivere nel miglior modo possibile, di essere felice e sereno, e di sentirsi in armonia con sé stesso e con gli altri… e molte volte abbiamo cercato il segreto di questa vita felice nel successo, nel potere, nell’avere…
Forse anche la nostra stessa preghiera spesso si riduce a chiedere dei benefici o a esorcizzare il male che ci preoccupa…
Ogni volta che veniamo all’Eucaristia, invece, dovremmo sentire su di noi lo sguardo del Signore, che ci considera uno ad uno e ci ama profondamente: un amore che giunge a donarsi a noi gratuitamente, nei segni della Parola e del Pane di Vita.
Da questo amore sconfinato di Dio per noi nasce irresistibile la voglia di seguirlo e di imparare da Lui il segreto della vita.