AFFRETTIAMOCI AD AMARE

17 Gennaio 2021

E’ tempo di fatica per tanta gente affaticata. Fatica nel camminare, nel fare, forse anche nel pregare. Già, perché nel credere – in sé stessi, negli altri o nella propria fede – c’è la forza di alzarsi, rialzarsi, camminare e sentirsi ancora vivi e in relazione con gli altri.
Da soli con ci si salva e da soli non si va da nessuna parte.
Ma andare dove? In quale direzione? Con chi?
In effetti ora ci sentiamo tutti un po’ disorientati. Dobbiamo aiutarci, dobbiamo fidarci. Non è forse giunto il tempo per riscoprire e riappropriarci del “senso di Comunità”?
Essere Comunità e fare Comunità richiede impegno, sentirsi e farsi carico di un progetto comune, utilizzando le proprie idee, i propri talenti, le proprie risorse. E’ bello e consolante vedere tanta solidarietà, da parte della nostra unità pastorale, verso i più bisognosi, i poveri, gli ultimi, le famiglie dolorosamente impoverite a causa della pandemia. Tutto questo è Comunità e fa Comunità. Mettiamo in moto la fiducia in noi stessi, negli altri, fiducia nel nostro Dio che … non ha mai smesso di aiutarci.
Abbiamo bisogno di una stella per avere tanta luce quanta ne basta per fare il primo passo. E ce ne sono tante di stelle in giro.
Tre immagini sintetizzano l’anno appena concluso:
Papa Francesco, da solo, in Piazza san Pietro, venerdì 27 marzo, in una piazza deserta, sotto la pioggia, a tu per tu con il crocifisso a pregare per il mondo.
La riscoperta della bellezza degli occhi delle persone dietro le mascherine. Ci si può riconoscere con gli occhi, ci si può parlare con gli occhi, ci si può abbracciare con gli occhi.
La riscoperta della vita, partendo dalla fragilità. La necessità di usare prudenza e maggior cura.
La paura, che tutti abbiamo provato, paralizza. Affrettiamoci ad amare. Le persone se ne vanno così in fretta. Non perdiamo tempo.
Quanto è accaduto ci ha fatto comprendere che noi non siamo i “Signori del creato” ma i “Custodi del creato”.
Impariamo a fermarci, ad inginocchiarci davanti ad una croce, a scoprire la bellezza delle cose, delle persone, di stare a tu per tu con Dio. Come affrontare il futuro?
Il poeta polacco Twardowski direbbe: “Affrettiamoci ad amare”.