LA FAMIGLIA

30 Dicembre 2018

La famiglia di Nazaret è fedele alle tradizioni religiose del suo popolo.
Quando Gesù ha 12 anni, Maria e Giuseppe lo conducono in pellegrinaggio al tempio.
La strada la fanno in carovana con parenti e conoscenti. Sulla via del ritorno Maria e Giuseppe si accorgono che Gesù non è con loro. Gesù si è fermato ad ascoltare e discutere con i maestri della legge. Maria e Giuseppe sentono, come tanti, forse come tutti i genitori, che alla fine ”i figli non sono nostri”, appartengono a Dio, alla loro missione, al mondo, ai loro amori, alla loro vocazione, perfino ai loro limiti.
Il comportamento di Gesù è quello di un normale preadolescente che sente il bisogno di affermare la propria personalità e di fare nuove esperienze.
Egli non intende semplicemente disobbedire o dare un dispiacere ai genitori ma comincia e sentire di aver una responsabilità propria, che è giunto il momento di farlo sapere anche agli altri.
Neppure la migliore delle famiglie è esente dalla sofferenza, dall’incomprensione, dalla paura. Gesù rivendica la sua autonomia, eppure resta con loro. Sceglie il modo di crescere proprio degli uomini, vale a dire attraverso dialoghi, incomprensioni, ubbidienze.
Anche ora, nei nostri giovani, cresce l’insofferenza per non essere capiti, aiutati, lasciati liberi di andare, sbagliare… Tutto ciò provoca nella famiglia un clima di dubbio, incomprensione, fatica e tanta sofferenza. Ai genitori spetta il grande compito di non vantare alcun diritto di possesso sui figli, conservare nel cuore con fiducia ciò che oggi non si capisce. Dobbiamo credere che un giorno la risposta verrà e sarà luce.
A Maria, la madre di Gesù, il vecchio Simeone aveva da subito indicato un cammino di dolore. Per oltre trent’anni Maria ha conservato in cuor suo queste parole. Maria di prove ne ha avute tante: l’unione con Giuseppe, suo promesso sposo, la persecuzione di Erode, la fuga in Egitto ed ora Gesù che, dodicenne, alza la cresta. Ogni mamma e ogni papà possono sicuramente contare sull’aiuto di Maria per proseguire con fede il gravoso compito di accompagnare i figli nella loro crescita.
Ai giorni nostri, le mamme e i papà, sono soliti accompagnare i figli nella crescita della fede (anche andando insieme alla Messa) o sono soliti delegare il tutto alla parrocchia, ai catechisti, agli animatori?
E’ confortante scoprire che la Chiesa, già subito dopo il S. Natale, dedica riflessioni, sguardi ed attenzioni a tutti i genitori.