EPIFANIA, FESTA DEI POPOLI
6 Gennaio 2019
Se il Natale sottolinea la nascita, nella povertà e nella umiliazione, del Figlio di Dio, nato nel rifiuto e nel disagio, la solennità dell’Epifania, piena di luce e suggestione, restituisce al Bambino piena dignità, attraverso la visita di alcuni illustri personaggi venuti da paesi lontani, quei misteriosi magi che onorano e adorano il piccolo Re di Israele.
Essi rappresentano i popoli pagani, chiamati da questo momento alla salvezza.
Davanti a questo Bambino i magi sono stupiti, capiscono la semplicità, si inginocchiano e adorano, Provano una grande gioia nel vedere la stella e offrono al Bambino doni regali: l’oro per la regalità, l’incenso per la sua divinità, la mirra profumo per le nozze e presagio delle difficoltà che quel Bambino avrebbe poi incontrato.
Questi cercatori di Dio, con le loro domande tese ad incontrare il Bambino, provocano agitazione, mettono in subbuglio Erode, le autorità religiose e politiche. I dottori della legge non lo accolgono; si aspettano una venuta del Messia un po’ più trionfale. Gesù viene accolto dai pastori, disprezzati perché a contatto con gli animali e ritenuti peccatori; ma anche da questi magi pagani venuti da lontano.
Il nuovo Re nasce per tutti, senza distinzione. In Gesù si compiono tutte le speranze. Egli è il Re che tutti attendono anche se nasce nella povertà e nell’umiltà. I magi rappresentano tutte le persone che desiderano, che cercano e camminano. Si sono messi in cammino attraverso sentieri sconosciuti e segni incerti. Hanno seguito la stella con decisione, sacrificio, speranza.
Questi personaggi, venuti dal lontano oriente, se ne sono tornati a casa percorrendo strade diverse, strade che non conoscevano, quasi a significare la necessità per tutti di cambiare: strada, vita, abitudini.
I magi ci sono cari perché camminano con i piedi per terra ma con gli occhi fissi al cielo.
E noi abbiamo incontrato il Bambino? Siamo alla continua ricerca di Dio? Siamo sicuri di averlo già incontrato? Preferiamo, forse, non porci tante domande, vivere nella quiete, senza amore e senza rischi?
Ci sia di conforto sapere che l’adesione a Gesù sta crescendo in Africa, nell’America del Sud, in Cina ….
Pur percorrendo strade diverse siamo tutti invitati all’unica mensa!