COSA DOBBIAMO FARE ?

16 Dicembre 2018

La giornata odierna, terza domenica di Avvento, è segnata dalla gioia.
“Il Signore è vicino, non angustiatevi, siate sempre lieti” dicono il profeta Sofonia e Paolo. Giovanni Battista, protagonista di questa domenica, invita il popolo a cambiare vita e a vivere nella solidarietà e giustizia.
S. Paolo, nella seconda lettura, in carcere a causa del Vangelo, esorta i cristiani alla gioia. Perché i cristiani di allora ed ora anche noi dovremmo vivere nella gioia? Non tanto perché le cose ci stiano andando straordinariamente bene ma perché “Il signore è vicino”.
Di qui l’invito a non angustiarsi, a vivere nella amabilità propria di chi si sente nelle braccia di Dio e lo rende visibile con il proprio comportamento.
Al Battista, che battezza nel fiume Giordano, la gente chiede: “Che cosa dobbiamo fare?” Il Profeta dà una ricetta semplice: solidarietà e amore verso i fratelli. Giovanni invita due categorie di persone a praticare la giustizia: i pubblicani e i soldati di Roma. Ai primi, incaricati a raccogliere le tasse, chiede di non rubare, di esigere solo il giusto.
Ai secondi chiede di non essere violenti, di non abusare delle armi in loro possesso.
La nostra società è attraversata sistematicamente da periodi di crisi. I giornali sono pieni di notizie negative e le nostre vicende personali ne risentono. Eppure i motivi per gioire sono tanti. Pur angustiati per il lavoro precario o pesante stiamo andando avanti, Abbiamo e sentiamo la vicinanza di associazioni di volontariato, di aiuto caritativo. L’Amministrazione comunale si preoccupa di chi sta attraversando situazioni di disagio. Abbiamo ospedali, medici, scuole… Stiamo sicuramente meglio di tanti nostri fratelli che vivono la guerra, la fame, la violenza….
La nostra gioia viene dalla nostra fede! Perché dovremmo lasciarci prendere dal pessimismo e dalla tristezza? Lasciamoci guidare dal Signore che si prende cura di noi. Il Natale è alle porte e ci ricorda che Dio, nostro Padre, ci cerca, si fa vicino, ci ama. Vuole solo essere amato da noi.
Gustiamo la quotidianità di ogni giorno, nei suoi vari aspetti positivi.
Gustiamo la concretezza, i gesti di amore, di vicinanza, di amicizia.
Ogni volta che dubitiamo, ogni volta che attraversiamo un momento di crisi nella nostra vita di fede, ogni volta che siamo tentati di chiedere a Gesù: Ma sei Tu veramente il nostro Salvatore o dobbiamo aspettarne un altro?
Gesù ci risponde: ”beato colui che non trova in me motivo di scandalo.”
Noi tutti cosa dobbiamo fare? Rallegrarci nel Signore, sempre!