Trasfigurazione 25/02/2018

ESPERIENZE DI TRASFIGURAZIONE

25 Febbraio 2018

SARÀ POSSIBILE?…. FORSE SÌ….PROVIAMOCI!
Infatti tutti noi abbiamo una particolare immagine di noi stessi, un proprio modo di presentarci agli altri così come definiamo gli altri con una “figura” che identifichiamo con alcune caratteristiche; con queste, a cui aggiungiamo pregiudizi e stereotipi comuni, presumiamo di conoscerli, fino a catalogarli come estranei, amici o nemici, stranieri, immigrati… Però la vita ci insegna che, sia in noi stessi che negli altri, ci sono dimensioni sconosciute o non espresse che possono riguardare sia aspetti negativi che positivi.
Come non preoccuparci in questi giorni della marea di parole, atteggiamenti, gesti di aggressività che sembrano travolgere tutto e tutti tanto da chiederci: “Come è possibile che un essere umano possa diventare così disumano?”
Altrettanto, come non meravigliarci di tanti gesti di amore e disponibilità, di dedizione gratuita e perseverante fino a toccare a volte l’eroismo, di vite donate a fare il bene?
È su questi ultimi che ci soffermiamo perché è proprio lì che ci viene offerta la possibilità di vivere profonde e importanti esperienze di TRASFIGURAZIONE: quando riusciamo a superare l’immagine che abbiamo di una persona, magari conosciuta solo superficialmente e andare oltre le apparenze, realizzando una conoscenza più profonda, più significativa e arricchente. Questo può avvenire nella rivelazione reciproca di amicizia e di condivisione di ideali, cioè in situazioni positive, ma anche di sofferenza nelle quali si è portati ad esprimere con più intensità la vicinanza e l’amore. Quando sappiamo che un immigrato riconsegna al proprietario il portamonete appena smarrito… Quando scopriamo che un giovane carcerato offre un proprio rene ad uno sconosciuto sofferente dializzato… Quando vediamo che una famiglia apre le porte ad altro nucleo familiare sfrattato e impoverito….: sono queste TRASFIGURAZIONI FERIALI offerte al nostro sguardo per cambiare i nostri giudizi, convertire e migliorare le nostre relazioni interpersonali illuminandole di nuova luce.

Il Vangelo di questa domenica ci racconta l’esperienza dei tre discepoli che partecipano alla Trasfigurazione di Gesù: lì intuiscono con maggiore profondità chi Egli è veramente: Il Figlio Amato da ascoltare! Il fatto presentato è ricco di riferimenti simbolici e linguistici del tempo: La luminosità anche della veste di Gesù, lo stordimento dei discepoli, lo stupore, gioia e timore… dimensioni che si provano quando si è coinvolti dal mistero! E mentre scendono dal monte Gesù raccomanda di non diffondere ora quell’esperienza quasi a dire di custodirla nel profondo del cuore perché possa diventare riferimento di luce, forza interiore e coraggio nei momenti oscuri. Così noi siamo invitati a custodire le personali trasfigurazioni positive che viviamo come patrimonio interiore cui attingere nei momenti difficili.