DALLE TENEBRE ALLA LUCE

26 Marzo 223

Il Vangelo odierno ci fa già percepire l’atmosfera della Pasqua presentandoci l’episodio in cui Gesù si trova davanti alla morte dell’amico Lazzaro. Gesù è il Signore della vita e della morte e lo dimostra facendo risorgere Lazzaro, non senza però aver prima pianto per la sua morte.
Tutti noi siamo invitati a credere che in Gesù abbiamo la salvezza, una salvezza che non è soltanto per il tempo dell’esistenza terrena, ma che è eterna. Se crediamo in Gesù vedremo trasformarsi la tomba in un giardino; se crediamo in Gesù le tenebre diventeranno Luce.
Anche Gesù ha pianto! Le lacrime sono l’annuncio che la vita non è infinita, che l’amore è sempre minacciato, che la felicità è fragile. Il racconto odierno non ci parla solo di lacrime e di dolore ma anche di speranza: “Se tu fossi stato qui Lazzaro non sarebbe morto” dice Marta. La vita è un’implacabile successione di lacrime e di risurrezioni, qualche volta di amore. E’ l’amore che genera speranza e vita nuova. Vuoi vivere? AMA, senza temere le lacrime. Vuoi vivere una vita ricca di continue risurrezioni, di speranza, di pace? AMA ancora di più.
Ciò che conta è lasciarci condurre da Gesù, il nostro Maestro, verso una nuova comprensione delle cose, disponibili a favorire il passaggio dalla morte alla vita.
C’è una fede che va oltre la rassegnazione. Non moriremo per sempre! Gesù ci ha promesso la risurrezione, la vita eterna.