Una comunità di ri–surrezione
Anche a noi è chiesto di testimoniare la realtà della risurrezione, di sviluppare quel «mondo nuovo» inaugurato da Cristo. Se le nostre assemblee si riuniscono per «fare eucaristia», per rendere a Dio un’azione di grazie, di lode e di gloria per le sue opere di salvezza culminate nella Pasqua, tutto ciò deve tradursi anche nella vita delle nostre Comunità. Nell’operare con gesti di aiuto immediato, si devono pure ricercare le cause profonde del male e dell’infelicità altrui: la Parola di Dio che è luce, il Pane della vita che è sostegno, ci rendono attenti a scoprire dove Cristo è offeso, dove anche oggi continua a morire.
Se sappiamo guardarci attorno ci salterà agli occhi una molteplicità di «casi» che richiedono un intervento di «risurrezione» e di salvezza. Solo così le nostre Comunità saranno una testimonianza viva e credibile della risurrezione del Signore operante nell’«oggi». Le comunità dei credenti sono chiamate oggi a prolungare l’opera di Cristo liberatore! Una liberazione che non può restare puramente interiore: se è autentica, si riversa e investe tutti i settori, tutto l’uomo, superando ogni visione «spiritualista» che finirebbe per tradire la liberazione, dono del Risorto.