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Chi è l’altro per me? 28/09/2025

CHI E’ L’ALTRO PER ME?

Partecipiamo all’Eucaristia domenicale per celebrare il Signore Risorto: per ascoltarne la Parola e nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue…

Non può essere un incontro inefficace, che non cambia niente: deve diventare l’occasione da non perdere per fare nostra la vita di Cristo, per  assimilare il suo amore per il Padre e per i  fratelli. 

C’è un “oggi” della vita – la nostra! – che offre  il tempo e lo spazio per vedere il povero e prendersene cura! C’è un quotidiano – il  nostro! – che può essere riempito di senso facendone l’ambito dell’incontro, della cura, della relazione, della compassione!  C’è una casa – la nostra! – la cui porta può aprirsi e accogliere e dare riparo a chi ne è privo! 

Al rozzo buon senso del ricco che obietta che  molto più potente delle Scritture è un prodigio come un morto che torna tra i vivi, Abramo ribatte in modo definitivo che “se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi nemmeno se uno risorgesse dai  morti”. La stessa fede nel Cristo risorto si  fonda sulle Scritture (cf. Lc 24). In sintesi: il povero e la Scrittura sono i sacramenti che nell’oggi possono raggiungere l’uomo e  guidarlo verso la salvezza! 

La “comunione” che viviamo in chiesa tra noi e  con Dio deve diventare lo stile di tutta la nostra vita, vincendo l’egoismo che ci chiude in noi stessi e aprendoci all’azione dello Spirito che fa  di noi degli “uomini/donne di Dio”, capaci di dare concretezza quotidiana alla giustizia e all’amore!

A.A.A. … CERCASI CAMPANARI

A.A.A. … CERCASI CAMPANARI

Nella nostra Unità Pastorale la parrocchia di S. Stefano è l’unica non dotata di campane elettrificate. Si suona ancora a mano (tirando le corde).

Assottigliandosi il numero dei vecchi campanari si fa appello alla sensibilità di nuove forze, più o meno giovani, che si rendano disponibili a svolgere questo servizio al fine di garantire una efficace continuità. L’invito è rivolto anche a volontari di altre parrocchie.

Per maggiori informazioni e adesioni rivolgersi a Zilio Lorenzo o a Serena Roberto

Triduo Pasquale

TRIDUO PASQUALE

GIOVEDÌ SANTO

Giovedì

29/03/18

Ore

20.30

San Michele e

Santo Stefano

Memoria ULTIMA CENA E ISTITUZIONE DELL’EUCARESTIA

VENERDÌ SANTO

Venerdì

30/03/18

Ore

15.00

Tutte le parrocchie

VIA CRUCIS

Ore

20.30

Madonna dei Prati e San Vito

Memoria PASSIONE DEL SIGNORE

SABATO SANTO

Sabato

31/03/18

Ore

21.00

San Michele

VEGLIA PASQUALE UNITARIA

DOMENICA di PASQUA

Domenica 1/04/18

Secondo l’usuale orario delle messe domenicali

SANTA MESSA DI PASQUA RESURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE

LUNEDÌ dell’ANGELO

Lunedì

2/04/18

Ore

9.30

Santo Stefano

Celebrazione dell’Eucarestia

Lettera augurio Pasquale

PASQUA DI RISURREZIONE
“Cristo è risorto, sì è veramente risorto”


Anche quest’anno risuona l’annuncio di Pasqua: “Cristo è risorto”.
Questo annuncio ci raggiunge là dove siamo, in qualsiasi situazione ci troviamo. Non c’è realtà umana che non possa essere illuminata dalla luce che emana dalla risurrezione di Cristo.
La realtà che per eccellenza rappresenta il limite più grande dell’uomo, la morte, è stata vinta, Cristo è risorto.
Per questo il cristiano può camminare nella notte… della fatica, del dubbio, della sofferenza, del fallimento…, con la speranza nel cuore. La fede nella Risurrezione non risparmia il credente dalle fatiche che accomunano ogni uomo che vive sulla faccia della terra, ma offre la possibilità di dare senso, di sperare, nonostante ciò che siamo e ciò che viviamo.

“Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.” (Gv.20,1)

Come ogni uomo, il cristiano fa esperienza che la vita gli sfugge dalle mani, non può controllarla, né viverla sempre come vorrebbe e spesso si trova a vivere situazione che probabilmente non avrebbe mai scelto. Ma il cristiano sa, che la vita può sfuggirgli dalle mani come sabbia, o come semente. E ogni seme, a differenza della sabbia, ha in sé la potenzialità di una nuova vita.
Come i primi cristiani anche noi, augurandoci la buona Pasqua, confermiamoci a vicenda nella risurrezione di Gesù: “Cristo è risorto” diceva il primo augurante, “sì è veramente risorto” rispondeva il secondo. La Risurrezione ci interpella anche come comunità, non è solo una questione privata. Se l’indifferenza, la mancanza di fede diventano un ostacolo, la fede di ognuno invece, diventa un sostegno, un aiuto per l’altro e fa crescere la comunità.

Buona Pasqua di Risurrezione
d. Giampaolo e d. Sergio