SEI TU, SIGNORE, LA MIA SPERANZA (Sal 71,5)

aiutare i poveri è questione di giustizia!
la sicurezza non si afferma con le armi!

I poveri non sono un diversivo per la Chiesa, bensì i
fratelli e le sorelle più amati, perché ognuno di loro, con
la sua esistenza e anche con le parole e la sapienza di cui
è portatore, provoca a toccare con mano la verità del
Vangelo.
Perciò la Giornata Mondiale dei Poveri intende ricordare
alle nostre comunità che i poveri sono al centro
dell’intera opera pastorale. Non solo del suo aspetto
caritativo, ma ugualmente di ciò che la Chiesa celebra e
annuncia. Dio ha assunto la loro povertà per renderci ricchi
attraverso le loro voci, le loro storie, i loro volti. Tutte le
forme di povertà, nessuna esclusa, sono una chiamata a
vivere con concretezza il Vangelo e a offrire segni efficaci
di speranza.…
Questo è l’invito che giunge dalla celebrazione del
Giubileo. Non è un caso che la Giornata Mondiale dei
Poveri si celebri verso la fine di quest’anno di grazia.
Quando la Porta Santa sarà chiusa, dovremo custodire e
trasmettere i doni divini che sono stati riversati nelle
nostre mani lungo un intero anno di preghiera,
conversione e testimonianza.
I poveri ci provocano a trovare sempre nuove forme per
vivere oggi il Vangelo.
Incontriamo persone povere o impoverite ogni giorno
e a volte può accadere che siamo noi stessi ad avere
meno, a perdere ciò che un tempo ci pareva sicuro:
un’abitazione, il cibo adeguato per la giornata,
l’accesso alle cure, un buon livello di istruzione e di
informazione, la libertà religiosa e di espressione.
Auspico dunque che quest’Anno Giubilare possa
incentivare lo sviluppo di politiche di contrasto alle
antiche e nuove forme di povertà, oltre a nuove iniziative
di sostegno e aiuto ai più poveri tra i poveri. Lavoro,
istruzione, casa, salute sono le condizioni di una
sicurezza che non si affermerà mai con le armi!
(Dal Messaggio di Papa Leone per la Giornata Mondiale dei Poveri)